Beni Culturali
8:36 pm, 17 Marzo 16 calendario

Il Fai apre novecento siti Carandini: c’è voglia di cultura

Di: Redazione Metronews
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ROMA Le bellezze artistiche sono per le persone, e la partecipazione è la chiave per tutelarle. Conservazione e fruizione devono andare insieme, e questo è lo spirito delle Giornate del Fai, che domani e domenica in 380 città italiane apriranno al pubblico 900 siti. Lo spiega l’archeologo Andrea Carandini, presidente del Fondo per l’Ambiente. 
Che riscontro hanno le iniziative culturali in Italia? 
Enorme. Il Fai negli anni ha coinvolto più di 17 milioni di italiani. Alle 23 Giornate di Primavera hanno partecipato 8,5 milioni di visitatori. È un grande movimento popolare che mostra l’amore e l’interesse degli italiani per il loro patrimonio culturale. La società civile mi sembra più avanti delle classi dirigenti che hanno una concezione antiquata della cultura: chi pensa che con essa non si mangia, chi invece che il patrimonio vada solo conservato, senza renderlo disponibile alla gente.
Il Fai punta quindi sulla fruizione dei beni culturali?
Tutela e fruizione devono andare di pari passo. I beni si tutelano per le persone. E bisogna capire che per conservare il patrimonio bisogna coinvolgere la partecipazione della gente. E per fare questo bisogna saper appassionare gli italiani alla bellezza che peraltro appartiene loro. Se la gente si distacca dal patrimonio non c’è salvezza. Ci vogliono sforzi, ma soprattutto un cambio di mentalità. Però ogni volta che si affronta questa impresa si vede che c’è una grande richiesta di cultura. Con vantaggi per tutti. 
In che senso?
I beni culturali e ambientali sono la nostra principale risorsa. Valorizzarli avvia un circolo virtuoso anche sotto il profilo economico. Intorno al sito tornato a nuova vita si alimenterebbe lo sviluppo.
OSVALDO BALDACCI

17 Marzo 2016
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