Ibra, Psg lo blinda il Milan lo sogna

CALCIO Non deve essere tanto divertente vincere il campionato con otto giornate di anticipo. E l’adrenalina dov’è? E dove sono la tensione, il pathos, magari anche il timore di non farcela e di subire una sconfitta? Così forse la pensa Zlatan Ibrahimovic, pronto ad ascoltare offerte che certo non mancheranno: lo svedese compirà 35 anni a ottobre – verissimo – ma è ancora in grado di spostare equilibri e il suo contratto in scadenza a giugno fa gola a tanti. Al Milan, per esempio: dove lo riaccoglierebbero a braccia aperte (dopo averlo ceduto ai francesi nel 2012 per 21 milioni) e dove pure la moglie tornerebbe volentieri. Se poi si ricorda quanto a Galliani piacciano le operazioni nostalgia, il gioco parrebbe quasi facile: così non sarà, essendoci di mezzo Raiola e la solita corte dei miracoli, però rivedere in Italia lo svedesone non è ipotesi così campata in aria. Anche perché lui, dopo avere trascinato il Paris St. Germain ai quarti di Champions League e avere finora segnato 27 reti in Ligue 1, ha detto chiaro e tondo che la capitale francese gli sta un po’ stretta: “Se Parigi rimpiazzasse la Tour Eiffel con una mia statua, resterei di sicuro”.
Bella provocazione, non c’è che dire. Cui ieri ha “risposto” la stessa Torre Eiffel, attraverso il profilo twitter ufficiale: “Mi piace molto il tuo umorismo, Ibrahimovic. E la vista di Parigi è così bella da qui: ma la Torre sono io”. Uno a uno e palla al centro, in attesa dei prossimi sviluppi: la telenovela è appena cominciata, non resta che mettersi comodi.
(foto Lapresse)
DOMENICO LATAGLIATA