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6:00 pm, 9 Marzo 16 calendario

Menopausa fastidiosa? Ecco come aiutarsi un po’

Di: Redazione Metronews
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BENESSERE Il passaggio muto. Recitava così il titolo di un libro dedicato al momento forse più complicato, ma meno considerato della vita femminile. Ovvero la menopausa un periodo che attualmente è sempre più lungo: basti pensare che oggi ogni donna trascorre circa 30 anni nella fase che segue la fertilità, come dire un terzo dell’esistenza. E in virtù della maggiore longevità di lei sono proprio le ultracinquantenni a essere le più presenti e attive nei ruoli chiave della società. Per questo non vogliono che un tale passaggio rimanga muto, ma al contrario sia sempre più al centro dell’attenzione e venga vissuto al meglio. Come ha confermato la ricerca di GfK per conto di Msd Italia su “Le donne e la menopausa” presentata in occasione dell’Isge, 17° World Congress della Società internazionale di ginecologia endocrinologica, appena svolto a Firenze. I risultati fotografano nella maggioranza delle intervistate over 50 il timore per i sintomi, che possono compromettere la qualità della vita, soprattutto per le fastidiose vampate di calore (colpiscono il 55% delle donne), l’aumento di peso (il 40%) e i disturbi del sonno (31%). Seguono: sbalzi d’umore e problematiche legate alla sessualità che vanno dal calo del desiderio alla secchezza vaginale alla difficoltà e ai dolori nei rapporti intimi.
Eppure anche se i fastidi ci sono, solo poche donne (un quarto) cercano soluzioni: il 10% lo fa utilizzando integratori alimentari e l’8% prodotti naturali. Il 5% ricorre alla terapia ormonale sostitutiva che anche se riduce i sintomi, l’osteoporosi e i problemi cardiovascolari, trova molte resistenze che riguardano l’assunzione di ormoni, come la paura d’ingrassare e di essere più a rischio tumore.
“La Tos è indicata per le donne che presentano sintomi moderato-severi associati alla menopausa – spiega la ginecologa Chiara Benedetto, dell’Università di Torino – i benefici si manifestano rapidamente, ma deve essere iniziata subito dopo la menopausa affinché gli estrogeni assunti possano esercitare il loro effetto protettivo su tutti gli organi coinvolti”. 
 
LUISA MOSELLO
 

9 Marzo 2016
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