donne
7:57 pm, 8 Marzo 16 calendario

La disparità fa perdere migliaia di miliardi

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Se la partecipazione femminile al mondo del lavoro dovesse avvicinarsi a quella maschile, non solo potrebbero nascere 100 milioni di posti di lavoro nei prossimi dieci anni, ma entro il 2030 si potrebbe registrare una crescita del Pil fino al 12% nei Paesi dell’area Ocse. È uno dei dati che emergono  da una ricerca che l’organizzazione ha diffuso per l’8 marzo. Un altro studio Ocse fissa – a seconda dei mercati – fra lo 0,03 e lo 0,6% annuo la possibile crescita aggiuntiva del Pil che potrebbe arrivare dalla riduzione della discriminazione di genere, che al momento, provoca una perdita di reddito fino a 12 mila miliardi di dollari l’anno (16% del Pil mondiale).
In Italia solo 11% di ad sono donne
Secondo una ricerca dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro nel periodo 2015-2025 con una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro i possibili benefici sul Pil mondiale ammonterebbero a 28 mila miliardi di dollari (quasi due volte il Pil degli Usa). Per l’Ocse le donne sono «il prossimo mercato emergente» e una «incredibile opportunità di business», una risorsa importante  sia per lo sviluppo sociale che per la crescita economica. In Italia il ruolo di amministratore delegato è ricoperto solo dall’11% delle donne, in calo rispetto al 14% del 2015. Salgono invece le donne manager: sono il 29% le “quote rosa” che occupano posizioni manageriali nelle aziende del nostro Paese, con un +3% rispetto allo scorso anno, ma molto al di sotto rispetto al 36% del 2012. Lo rivela un rapporto del centro studi internazionali Ibr.
METRO

8 Marzo 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo