Primarie flop a Roma A Napoli affluenza alta

ROMA Sono state primarie del centrosinistra tra luci e ombre, quelle che ieri si sono chiuse alle 22 a Roma e Napoli. I due capoluoghi sono stati sotto i riflettori per tutta la domenica.
Nella Capitale gli appelli dei sei candidati e del premier Renzi ad andare al voto, non hanno colto nel segno. Reduce dal caso Marino, dagli scandali legati all’inchiesta Mondo di Mezzo e alle lotte intestine fra le correnti del Pd capitolino, Roma ha visto un’affluenza bassa, con dati incerti. Alle 19 la cifra si è attestata intorno ai 40 mila votanti. Ma secondo Roberto Morassut, lo sfidante di Roberto Giachetti, alle 22 avrebbero votato in tutto circa 42 mila persone. In alcuni quartieri, come a Tor Bella Monaca, alcuni seggi hanno chiuso già alle 20:30 (si votava fino alle 22), mentre in altre zone dove il partito è storicamente forte (come Testaccio e San Lorenzo) l’affluenza è stata visibilmente più alta. Lo spoglio delle schede, per quanto parziale, ha restituito a Roma la vittoria schiacciante del renziano Roberto Giachetti, che da fonti del Pd si è attestato intorno al 65% doppiando  Morassut, vicino all’ex sindaco Veltroni e alla sinistra Pd.
Anche a Napoli lo spoglio parziale delle schede ha sancito la vittoria della candidata renziana Valeria Valente, che con il 47% delle preferenze si è imposta sull’ex sindaco  ed governatore della Campania Antonio Bassolino (41% circa). Almeno sotto il Vesuvio l’affluenza è stata alta: oltre 30 mila partecipanti rispetto ai 16.500 per scegliere il candidato alle primarie delle scorse regionali.
METRO