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8:30 pm, 3 Marzo 16 calendario

Morassut: lotta a corrotti per ripulire il Comune

Di: Redazione Metronews
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ROMA Roberto Morassut, 52 anni, già assessore all’Urbanistica tra il 2001 e il 2008, deputato Pd.
La prima delibera che porterà in Giunta se diventerà sindaco?
Preferisco parlare di priorità. La prima è la lotta alla corruzione: bisogna ripulire gli uffici comunali dagli infedeli, altrimenti il Comune è fermo perché, come ha detto il commissario Tronca, “nessuno firma più nulla”. Poi bisogna aprire un tavolo con il governo per ridiscutere la tassazione di Roma: i romani pagano troppe tasse. E ancora: bisogna riconsegnare il Teatro Valle ai romani e fare un giro di vite contro i locali del gioco d’azzardo e slot machine nelle periferie.
Cosa fare per la mobilità urbana?
Vanno fatti ripartire e completati i progetti dei “corridoi” sulle consolari. Qualcuno propone i tram, ma i tram costano e per farli ci vogliono 5 anni. Si potrebbero intanto avviare questi itinerari protetti sino alla periferia, facendoli percorrere da mezzi ecologici. Poi in prospettiva potranno evolvere in tramvie.
Tre provvedimenti da varare nei primi 100 giorni per rendere Roma più pulita.
Ho proposto l’istituzione di tavoli aperti nei Municipi dove ci si possa confrontare sui servizi al cittadino, sulla pulizia e sul decoro. Occasioni di confronto con i residenti e le associazioni. Daremo spazi inutilizzati del patrimonio comunale a queste reti civiche e ai retake che si vogliono occupare della città. Vogliamo aiutare chi aiuta Roma. Quanto ai rifiuti occorre proseguire sulla strada della differenziata, dando un corso più definitivo a tutto il ciclo.
Qual è la prima condizione perché le Olimpiadi siano utili alla città?
Bisogna guardare all’esempio di Barcellona, come occasione di rilancio urbano, e non a quello di Atene, che è finita impoverita. Le Olimpiadi non sono né una cosa tutta negativa né la panacea di tutti i mali. Stop comunque al gigantismo e pensiamo ad opere funzionali. Inoltre sono un’occasione per tutto il Paese.
Nuovo stadio della Roma, va bene la localizzazione a Tor di Valle?
Quella localizzazione non mi ha mai convinto per molteplici motivazioni urbanistiche. Ma la procedura è ormai molto avanzata ed è arrivata in Regione. Se diventerò sindaco non mi opporrò, anche se avrò delle osservazioni da fare. Dunque non sono contrario allo stadio della Roma, purchè sia fatto tutto a norma.
 
Focus trasporti e mobilità
Come fare per salvare Atac dal fallimento?
C’è una procedura imposta dalla comunità europea sulla parziale privatizzazione. Bisognerà darle corso e metterla sulla giusta strada senza danneggiare né il servizio né i lavoratori.
Confermerà la scelta dei tornelli in uscita dalla metro e i bigliettai sui bus?
I tornelli sono una buona idea, ma occorre soprattutto aumentare i controllori, dagli attuali 60 sino ad almeno 500, anche recuperando personale interno agli uffici dell’azienda.
Car e bike sharing vanno lasciati solo ai privati?
L’offerta pubblica attuale di car sharing non è adeguata, bisogna superare gli stalli fissi. Dobbiamo rendere più fruibile e più competitivo lo sharing del Campidoglio. Ben vengano i privati comunque se migliorano la vita dei romani.
Giusto aumentare i costi delle strisce blu per disincentivare il traffico?
No, non è nel mio programma. Non serve adesso aumentare i costi a fronte di un’offerta di trasporto pubblico ancora non adeguata. Quando avremo un trasporto all’altezza vedremo.
Zone con limite di 30 Km/h è giusto istituirle e dove?
Giusto, si può iniziare nel centro storico anche nelle zone non pedonali. Sono misure però da attuare solo a valle di studi tecnici approfonditi.
Pedonalizzazione di via dei Fori. Proseguire sulla traccia avviata da Marino?
La pedonalizzazione di via dei Fori deve rientrare all’interno di un progetto urbano complessivo d’insieme, allargato, che arrivi ad esempio sino a via dei Cerchi e comprenda tutta la zona archeologica. Non servono e non bastano interventi spot.
Come rendere Roma una città a misura dei ciclisti?
Non bastano le ciclabili per turisti, stile Grab. Serve una ciclabilità diffusa che possa servire ai romani per gli spostamenti anche di lavoro. Dunque serve una rete di percorsi organica e interconnessa.
LORENZO GRASSI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

3 Marzo 2016
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