Inter, impresa sfiorata La Juve passa ai rigori

CALCIO  La follia e la bellezza del calcio, sport pazzo per eccellenza. Non ci si aspettava granché, dal ritorno della semifinale di Coppa Italia tra Inter e Juventus: invece, dopo il 3-0 dell’andata a favore dei bianconeri (che in campionato non subiscono gol da 746’) e dopo essere stata presa a schiaffi domenica sera in campionato, a San Siro è andato in scena un match intenso e pieno di pathos. Tre e zero per i nerazzurri al termine dei tempi regolamentari, 5-4 alla fine (dopo i calci di rigore) e Milan raggiunto in finale. Brava la squadra di Mancini (senza gli squalificati Murillo e Miranda, con centrali di difesa D’Ambrosio e Juan Jesus) a crederci sempre, distratti e troppo rinunciatari i bianconeri. Andati subito sotto (palla rubata da Medel a Hernanes, rete di Brozovic), incapaci di reagire in un primo tempo nel quale Ljajic colpiva anche una traversa e poi quasi travolti nella ripresa: 2-0 di Perisic (grande iniziativa di Eder sulla sinistra), legno colpito da Zaza in contropiede (primo tiro in porta dei campioni d’Italia) e nel finale rigore trasformato da Brozovic dopo un fallo di Rugani (insufficiente) su Perisic. Quindi, i supplementari: ancora Zaza (di gran lunga il migliore dei suoi) sfiorava il gol, poi una girata di Pogba faceva venire i brividi ad Handanovic prima di un doppio miracolo di Carrizo su Morata e dei successivi rigori. Quando la Juve non sbagliava mai (Barzagli, Zaza, Morata, Pogba e Bonucci), mentre Palacio colpiva la traversa condannando i suoi.
DOMENICO LATAGLIATA