Portoghesi e soliti furbi Servono multe e controlli
Viaggi in autobus o in tram e, durante un controllo, capita di non avere il biglietto, che si fa? Con le nuove disposizioni di legge c’è da mettere sull’unghia 200 euro di multa. Alcune associazioni di consumatori dicono che non è giusto, visto lo stato fatiscente dei servizi pubblici. Un incitamento a non pagare? È il “costo” del biglietto, e non “fare” il biglietto, che può essere giudicato, e quindi contestato (ma a chi?), perché troppo alto rispetto al servizio offerto, cioè se, ad esempio, ci sono, o non ci sono, carrozze pulite, nuove, con le piattaforme per i portatori di handicap. Per chi sceglie, liberamente, di utilizzare bus, tram e metro è obbligatorio avere il ticket di viaggio e, quindi, è un bene la multa alta se un viaggiatore è senza biglietto. Però, intendiamoci sulla sanzione: è valida, e soprattutto efficace, se è elastica la sua applicazione. Caso per caso. Una sanzione sic et simpliciter è una cavolata da stato di polizia. Ad esempio, 200 euro di multa vanno date a chi non ha il biglietto, ma non a chi si è dimenticato l’abbonamento a casa. Se tutto è in regola, è stato rinnovato l’abbonamento, il controllore, munito di tablet, seduta stante, va nella banca dati, controlla e non dà nessuna multa. Ma alza cartellino giallo; dà una ammonizione che scrive a fianco del nome dell’utente.
Si dovrebbe far così anche per chi viene trovato senza patente di guida. La sanzione, l’esempio, e i controlli, la prevenzione, sono gli unici strumenti che possono far cambiare strada ai furbi. Per la metropolitana, certo, sono strategici i tornelli, in entrata e in uscita, ma se tutto è lasciato all’abbandono, e non c’è fisicamente qualcuno che controlla, scavalcano senza problemi, come Striscia la Notizia ha ben documentato a Roma. Sui treni regionali il controllo dei biglietti va fatto (spesso il controllore non passa proprio: perché?). È un deterrente utilissimo a far cambiar strada al “portoghese” di turno. Ancora più se il controllore è affiancato, succede, da due vigilanti privati che, ne siamo convinti, un po’ di paura la mettono. Invece voglio proprio vedere quanti vigili daranno le multe, fino a mille euro, per chi getta le cicche di sigarette per terra. Questo è un caso a tolleranza zero. Sono pronto a scommettere che ci sarà totale lassismo e la sanzione non verrà applicata, come quella ai padroni dei cani che, nei luoghi pubblici, non tengono i loro bau bau al guinzaglio: casi, dove l’interpretazione delle leggi, e delle sanzioni, sono troppo all’italiana!
MAURIZIO GUANDALINI
economista e giornalista
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