MAFIA CAPITALE
10:34 pm, 29 Febbraio 16 calendario

Mafia Capitale, il ruolo diplomatico di Carminati

Di: Redazione Metronews
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ROMA È spuntato anche il nome di Alfio Marchini, ieri durante un’udienza del processo Mafia Capitale. L’imprenditore e candidato sindaco è stato citato dal capitano del Ros Giorgio Mazzoli, chiamato a testimoniare nell’aula bunker di Rebibbia. Per Mazzoli, Luca Gramazio, non riuscendo a incontrare Marchini, si sarebbe rivolto alla rete di conoscenze di Massimo Carminati, ottenendo in seguito un appuntamento con il costruttore il 29 novembre 2013, grazie all’intercessione di Erasmo Cinque. Un segnale, secondo la procura, che dimostrerebbe soltanto il potere “diplomatico” del “cecato” (Marchini non è coinvolto a nessun titolo nell’inchiesta).
Lo stesso Salvatore Buzzi, nel maggio 2014, per recuperare i 95 mila euro dovuti dalla coop Metro Service si affidò a Carminati. «Stavamo in aperta campagna – queste le parole di Buzzi in un’intercettazione – così se andava male li sotterravamo tutti». La presenza di Carminati risultò decisiva, e quando uno dei debitori tentò di lasciare il tavolo, Carminati lo fermò: «Vuoi fare il malavitoso con me?». È così che si arrivò all’accordo finale: 35 mila euro da pagare a rate, rispetto ai 95 mila euro iniziali.
Il caso Mancini
Lo scambio di cortesie all’interno del sodalizio, tuttavia, è reciproco. Quando ad esempio, il 25 marzo 2013 l’ex amministratore dell’ente Eur Riccardo Mancini viene tratto in arresto nell’ambito dell’inchiesta Breda Menarinibus per la fornitura di 45 autobus al Comune di Roma, gli uomini di Carminati sono in allarme. La paura è che Mancini possa parlare svelando segreti che metterebbero a rischio la rielezione in Campidoglio di Gianni Alemanno del 2013. «Lui ce la fa a tenersi il cecio al culo? – si chiede Carminati – Non ce la fa, è quello il problema, tocca fa il male minore». Per questo, con l’obiettivo di tranquillizzare Carminati, Buzzi si propone di mandare a Regina Coeli, il garante dei detenuti Angiolo Marroni, padre del deputato Pd Umberto Marroni. «Mò parlo con Angiolo, mò vedo se lo va a trovà». L’interessamento va a buon fine e Marroni andrà a trovare Mancini, tanto che Carlo Pucci ringrazierà al telefono Buzzi, il quale commenta: «Speriamo che lo fanno usci, così lo famo ringrassà, lo famo ringrassà». L’arresto di Mancini risulta essere uno degli elementi chiave di tutta la vicenda Mafia Capitale. E Buzzi qualche mese dopo, commentando il clima di quei giorni insieme ai suoi collaboratori, svela uno dei capisaldi della filosofia del Mondo di mezzo. «Meglio uscire dopo sei mesi con gli amici, che dopo tre mesi fra i nemici».
MARCO CARTA
 

29 Febbraio 2016
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