REBUS CAMPIDOGLIO
10:49 pm, 28 Febbraio 16 calendario

Primo confronto per le primarie

Di: Redazione Metronews
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ROMA Se confronto doveva essere, non è entrato nel merito dei problemi concreti di Roma, dal traffico, alla gestione dei rifiuti, alla questione del debito. Ieri nel loro primo dibattito pubblico i sei candidati alle primarie del centrosinistra, ospiti di Lucia Annunziata a “In Mezz’ora”, hanno ragionato molto sulle conseguenze del “dopo-Marino”, sui rischi di una città consegnata al Movimento 5 Stelle, o sui problemi del Pd romano.
Una tavola rotonda che ha avuto come principali protagonisti Roberto Giachetti e Roberto Morassut. Gli altri contendenti erano Giafranco Mascia (Verdi), Chiara Ferraro (la ragazza autistica che corre alle primarie per richiamare l’attenzione sulle condizioni di chi vive la sua malattia in una città come Roma), Stefano Pedica (Pd) e Domenico Rossi (Centro Democratico).
«A Roma c’è tanta rabbia, ma anche voglia di riscatto» ha ragionato Giachetti, rilanciando l’esperienza delle giunte Rutelli e Veltroni, interrotta dall’amministrazione Alemanno, con la quale il centrosinistra si sarebbe abbandonato al consociativismo. Su Marino Giachetti è tornato a dire che l’ex sindaco aveva rotto il rapporto con la città, e per il futuro Giachetti ha auspicato una riforma della macchina amministrativa dando più poteri ai 15 Municipi, e ha proposto un nuovo patto tra i 12 mila lavoratori di Atac e l’amministrazione.
Anche per Morassut sarebbe necessario un decentramento amministrativo, e più poteri al sindaco. Il candidato ha poi espresso giudizi sulle altre forze politiche in corsa per il Campidoglio, spiegando di temere il Movimento 5 Stelle.
Chiara Ferraro, assieme al padre Maurizio, ha lasciato il dibattito prima che finisse. Gianfranco Mascia ha lanciato l’idea di un commissario indipendente da affiancare al sindaco, indicando l’ex procuratore di Civitavecchia Gianfranco Amendola e rilanciando l’aumento della raccolta porta a porta. Stefano Pedica ha rimproverato alla sinistra l’aver abbandonato le periferie da 15 anni, mentre per Domenico Rossi il futuro sindaco dovrà circondarsi di uno staff qualificato e dovrà porre la lotta alla corruzione e agli sprechi tra i primi punti del programma.
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28 Febbraio 2016
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