Ornella Vanoni in jazz “Vi presento il mio progetto”

ROMA «Il progetto “Ornella Free Soul” nasce da uno scambio di idee con Paolo Fresu. Io porto la musica jazz nel cuore da sempre e lui mi ha dato dei consigli sulla formazione. Per andare avanti bisogna cambiare sempre, con coraggio e passione. Questo trio fantastico mi porta dentro l’anima una nuova gioia».
Queste le parole di Ornella Vanoni per introdurre “Ornella Free Soul”, il concerto di cui sarà protagonista sabato alle 21 al Parco della Musica. Con lei sul palco Roberto Cipelli, Bebo Ferra e Piero Salvatori, (rispettivamente piano, chitarra e violoncello, «un accostamento inusuale ma davvero acuto», lo definisce la cantante milanese).
Come è cambiata la scena musicale dagli anni ’60 a oggi? 
È cambiata profondamente. Ora ci sono i reality e i ragazzi vincitori vengono catapultati sui palchi senza esperienza e, talvolta, senza repertorio. Noi abbiamo fatto fatica e lavorato duro per emergere.
Quali sono stati gli artisti che più hanno influenzato la sua crescita e maturazione musicale? 
Paoli indubbiamente. Gli anni con Bardotti mi hanno avvicinata al Brasile e non solo. Grazie alla sua lungimiranza ho avuto bei progetti che mi hanno portato a duettare con artisti importanti e a conoscere la loro realtà. L’arte non finisce mai di incuriosire, se si è curiosi. Io lo sono molto.
Ci sono degli artisti italiani o internazionali, fra le nuove generazioni, che lei stima particolarmente? 
Malika Ayane e Stromae. 
STEFANO MILIONI