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8:42 pm, 22 Febbraio 16 calendario

Renzi a metà mandato Ho fame di riforme

Di: Redazione Metronews
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ROMA Giro in Abruzzo con bilancio di metà mandato per il premier Renzi, che ha lanciato anche un sondaggio-referendum dalla sua pagina di Facebook per individuare le prossime riforme più richieste dai cittadini dai cittadini: «Siamo a metà del cammino, mancano ancora due anni – ha scritto Renzi – qual è per voi la riforma più urgente adesso?». Quanto all’azione svolta dal suo governo, «il vero giudizio lo daranno gli elettori nel 2018», intanto «l’Italia aveva in diversi campi il segno meno ed ora ha quello più. Ma molto resta da fare ed ho la stessa fame del primo giorno».
Da meno a più
Renzi ha ricordato i dati economici: «Il deficit più basso nella storia degli ultimi dieci anni, era al 3,7 con Monti e oggi è al 2,5. Dal 2016 il rapporto debito/Pil va giù e credo che anche se scende più piano di quanto prevede il fiscal compact, è un fatto positivo». Oppure la Spending review «ai livelli più alti di quelli immaginati da Cottarelli, a 25 miliardi di euro, con una cura da cavallo». Renzi ha anche promesso che «il 22 dicembre inauguriamo la Salerno-Reggio Calabria».
Laboratori da Nobel
Infine degli accenni ai luoghi toccati nel tour di ieri in Abruzzo. Prima i laboratori del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare («il futuro è intelligenza, talento, curiosità e ricerca. Da qui tireremo fuori un Nobel»), con l’annuncio che per la manutenzione e l’innovazione di quel sito di eccellenza saranno messi a disposizione a breve 60 milioni di euro. Poi la situazione dell’Aquila dopo il sisma del 2009.
L’Aquila rinasce
«Siamo passati dalle chiacchiere ai fatti – ha detto Renzi – oggi in questa città si tocca con mano la ripartenza. Arrivando da fuori si vedono tante gru. Mi hanno spiegato che sono 92 e che il centro storico sta ripartendo». Il premier ha annunciato che all’Aquila dedicherà una apposita visita. Il giro si è chiuso invece con la fabbrica Walter Tosto, «dove sono evidenti gli effetti delle nostre riforme: dobbiamo essere ottimisti, evitando di vedere Paese proiettato solo nel passato. Altro che fine come la Grecia». Il giro è piaciuto al premier, che così ha commentato: «Sono stato molto (troppo) tempo a Roma, chiuso a Palazzo Chigi. Era giusto e doveroso, pensando alla mole di lavoro da fare in Parlamento. Ma per i prossimi due anni mi vedrete molto più girare nel cuore del nostro Paese».
Brunetta: in realtà tasse sono aumentate
«Stando alle dichiarazioni di Renzi, i governi di centrodestra hanno aumentato le tasse e i governi di centrosinistra le hanno abbassate. Falso che più falso non si può». Così Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia: «Complessivamente, dal 2014, cioè da quando Renzi è a Palazzo Chigi, al 2017 la pressione fiscale nel nostro Paese aumenta di quasi un punto di Pil (dal 43,4% del 2014 al 44,3% del 2017). Altro che “abbassiamo le tasse”». «Compleanno amaro per il governo Renzi: più immigrati, meno crescita, meno lavoro, più debito pubblico e disastro sulle pensioni di reversibilità», è il commento su twitter di Giovanni Toti, presidente della Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi.
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22 Febbraio 2016
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