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8:44 pm, 18 Febbraio 16 calendario

Corruzione nella sanità bruciati 6 miliardi

Di: Redazione Metronews
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ROMA Corruzione e frodi nella sanità “valgono” 6 miliardi di euro l’anno, cioè più del 5% della spesa sanitaria pubblica. Che il fenomeno sia consistente lo dimostrano anche i dati della Guardia di finanza, che da gennaio 2014 a giugno 2015 ha scoperto frodi e sprechi nella spesa pubblica sanitaria che hanno prodotto un danno erariale per 806 milioni di euro, pari al 14% del danno erariale complessivo. Il 6 aprile si terrà il primo “Integrity Day”, per prevenire e contrastare corruzione e sprechi nella sanità. Così Transparency International Italia, Censis, Ispe Sanità e Rissc hanno avviato il progetto “Curiamo la corruzione”.
Contrasto con ricerca e formazione
Obiettivo: promuovere una maggiore trasparenza, integrità e responsabilità individuale e collettiva nella sanità attraverso attività di ricerca, iniziative di formazione e comunicazione sul territorio, sensibilizzazione dei decisori pubblici e privati, sperimentazione di misure anticorruzione nelle strutture sanitarie. Il 54% degli italiani è convinto che la sanità nel nostro Paese sia corrotta. È un dato che ci pone al 69° posto nel ranking del Global Corruption Barometer, che classifica 107 Paesi del mondo. L’Italia è preceduta da tutti i Paesi europei più avanzati. Del resto, sono circa 2 milioni gli italiani che ammettono di aver pagato una “bustarella” per ricevere favori in ambito sanitario. Le differenze tra i territori nella percezione della presenza di corruzione sono notevoli. In Italia la meglio piazzata è Trento, al 39° posto, seguita da Bolzano al 42°, le due Regioni percepite dalla popolazione come maggiormente corrotte sono invece la Puglia, al 189° posto, e la Calabria, al 191°.
Troppe esenzioni falsate
Secondo il 31% degli italiani lo spreco e l’uso inefficiente delle risorse nella sanità è un problema superato per gravità solo dalle liste d’attesa. L’87% degli italiani, inoltre, pensa che nella sanità siano molto diffuse le frodi, cioè che tante persone beneficiano gratis di prestazioni senza averne diritto. Del resto, 15 milioni di italiani dichiarano di conoscere qualcuno che beneficia dell’esenzione totale o parziale del ticket grazie a un Isee falsato. Senza contare le risorse che, anzichè generare flussi fiscali, rimangono sommerse. Dieci milioni di italiani dichiarano che negli ultimi 12 mesi hanno pagato visite mediche specialistiche “in nero” e 7 milioni hanno effettuato visite odontoiatriche senza ricevuta fiscale.
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18 Febbraio 2016
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