Siria, l’Onu invia primi aiuti umanitari

SIRIA  Mentre cresce il numero di vittime negli ospedali bombardati lunedì, si rialza la tensione tra Russia e Turchia sul palcoscenico della guerra in Siria. Il governo turco ha accusato la Russia di «crimini di guerra». Immediata la reazione di Mosca che ha respinto «categoricamente» le accuse, negando che i missili delle sue navi nel Mar Caspio siano in grado di colpire la Siria. Anche l’Onu ha ricordato che l’attacco deliberato contro gli ospedali costituisce un crimine di guerra, in base al diritto umanitario, aggiungendo che «ancora non è chiaro se gli attacchi siano stati intenzionali»; di certo «l’enorme numero di questi incidenti genera interrogativi sul fallimento delle parti in conflitto in Siria a rispettare la protezione speciale che richiedono le strutture mediche e il suo personale».
Intanto la Turchia ha chiesto ai partner della coalizione, Stati Uniti compresi, di prendere parte a un’operazione di terra, essenziale – secondo Ankara – per mettere fine alla guerra. Mosca invece accusa la Turchia di attaccare la città di Azaz – bombardata dall’artiglieria turca ma anche bersaglio di uno degli attacchi agli ospedali – per proteggere la via di transito dei propri presunti traffici con l’Isis.  
Martedì a sorpresa a Damasco è arrivato l’inviato speciale Onu, Staffan de Mistura. Ha annunciato che oggi tenteranno di far giungere gli aiuti umanitari nelle città assediate, mentre spera di ottenere un cessate-il-fuoco.
METRO