Maurizio Baruffaldi
7:03 pm, 16 Febbraio 16 calendario

Corpi magri e teste vuote

Di: Redazione Metronews
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Ascolto la teoria di un amico pieno di ottimismo. È un libero professionista che da trent’anni lotta e si conquista un contratto di lavoro e che per questo ha accumulato conoscenze che fanno impallidire la maggior parte di quelli con i quali gli capita di lavorare, dai nuovi assunti laureati, ingolfati di teoria, ai dipendenti di lungo corso, costretti alla ripetizione. Oltre che dei manager delegati al comando, totalmente all’oscuro della materia prima di cui è fatta l’azienda.
La sua teoria è elementare, come lo sono quelle di Sherlock Holmes. In questi anni sono stati assunti ai vertici soprattutto tagliatori di teste. Figure alle quali si chiede di dimenticare la vergogna. Ce ne siamo accorti tutti, infatti non succede più nulla, fuori dalla cerchia dei protetti. Oggi, secondo lui, siamo arrivati al punto di non ritorno: non si può più potare. Devi per forza fiorire. Dare frutti. Si è obbligati a spingere avanti, e intorno. O spegnersi. Oggi potremmo (la scaramanzia resta un condizionale d’obbligo, l’entusiasmo un’arma che si tiene dalla lama) credere che sia giunto il tempo di assumere ai vertici non killer ma stimolatori. Persone che sappiano di cosa si nutre l’azienda, e scommettano sulle idee, paghino per avere nuova linfa, visioni da fuori…
Vorrei credergli. Come un bambino. Credere che sia giunto il tempo di aprire le porte a tutti quelli che fino ad oggi sono stati visti come costi, valori aggiunti dei quali fare a meno, avendo come unico scopo il sopravvivere. Le lunghe diete lasciano corpi magri. Ma teste vuote. 
MAURIZIO BARUFFALDI
Giornalista e scrittore
 

16 Febbraio 2016
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