Fabbrica del vapore
9:18 pm, 11 Febbraio 16 calendario

Fabbrica del Vapore è rivolta contro il Comune

Di: Redazione Metronews
condividi

MILANO  La Fabbrica del Vapore cerca di cambiare pelle. Nel progetto risalente a inizio 2000, lo spazio di via Procaccini doveva essere una sorta di cittadella delle arti ubicata in un ex complesso industriale. Un disegno pretenzioso ucciso da crisi economica,  mancanza di programmazione, un restauro durato 12 anni.
Nel frattempo, lo spazio è stato usato per feste, sagre, mostre evento, mostre non evento, teatro e palco concerti. Intanto, alcune porzioni della ex fabbrica venivano colonizzate da associazioni e imprese dedite alla danza, fotografia, cinema. Corpi omogenei tra loro, ma estranei a ciò che accadeva intorno.
Ora l’assessore Bisconti ha deciso di affidare la gestione di tutti gli spazi a un unico soggetto, la Fondazione Milano, cui spetterà il compito di dare un senso compiuto a questo universo anarchico.
La protesta
Ma per fare ciò, il Comune necessita della disponibilità di tutti gli spazi della Fabbrica e quindi non ha confermato la convenzione con le 15 associazioni scaduta a gennaio.  Una scelta cui si oppongono gli affittuari: «Molti di noi hanno vinto un bando nel 2001, hanno aspettato sei anni per entrare, hanno messo a posto gli spazi a spese proprie, e poi hanno iniziato a lavorare», spiega Ranuccio Sodi, che rappresenta l’associazione di 13 affittuari, «e nel frattempo abbiamo sempre pagato l’affitto. Oltre 200 mila euro complessivi l’anno. Ora, che la Fabbrica è finalmente a posto e si potrebbe iniziare realmente a lavorare, vogliono mandarci via. È una presa in giro».
Sodi denuncia poi la sordità delle varie amministrazioni che si sono succedute ai loro tentativi di dialogo per un progetto comune. «Infine», aggiunge , «da quanto sappiamo, l’assessore Bisconti intende espellere dalla Fabbrica le arti figurative, cioè tutti coloro che si occupano di cinema, fotografia ecc.., una follia!».  Per non lasciare il lavoro fatto finora, gli affittuari hanno proposto che almeno gli spazi da loro occupati – circa 4 mila mq su 15 mila – restino loro e che vadano a bando gli altri 11 mila.
 La risposta
Da Palazzo Marino fanno sapere che la volontà dell’Amministrazione è dare finalmente un percorso chiaro e definito alla Fabbrica e che, comunque il bando (che sarà pronto entro due settimane) dovrà per forza riguardare l’intera area, visto che si tratta di uno spazio pubblico.
Il Comune  ha  invitato tutti alla calma, assicurando che chi è già presente avrà punti in più se deciderà di partecipare alla gara la quale sarà pensata per giovani startup e realtà attive nel sociale. Infine, ha anche fatto sapere  che nessuna forma d’arte sarà “espulsa” da via Procaccini.  ANDREA SPARACIARI

11 Febbraio 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA