Carlo e Virginia i primi vincitori

SANREMO Driblata in scioltezza l’incognita Elton John e ammiccando alla svolta dei fiocchi arcobaleno, ieri Carlo Conti si è concesso una serata di tutta tranquillità. Un nirvana assicurato in primis dagli ascolti della prima serata, che hanno toccato il 49,4% di share, con 11 milioni di italiani attaccati davanti alla tv. Un’impresa riuscita solo a Morandi, visto che tutti gli altri avevano sempre perso in media il 10% di share nel secondo anno di conduzione.
Poi dalla promozione giunta dai piani altissimi di viale Mazzini: “Ieri (martedì, ndr) è stato un evento molto bello. Alcune persone hanno espresso la loro opinione, ma Conti e tutti coloro che hanno lavorato sono riusciti a tenere tutto in un ambito di assoluta serenità”, ha detto il d.g. Rai, Campo Dall’Orto. 
Serenità, leggerezza, rassicurazione, le armi di Carlo, puro stile democristiano d’antan. Come Pippo Baudo, più di Pippo Baudo. Non a caso ieri, alla domanda se gli avessero già offerto la conduzione del 2018 (quella del 2017 è già sua), ha risposto: “Il percorso è ancora lungo, poi penseremo al futuro”. Né sì, né no. Cioè sì. 
Sulla serata, che dire, maiuscola Virginia Raffaele-Carla Fracci (dubitiamo che l’étoile le manderà un Sms dal testo: “Mortaccitua”, come ha fatto la Ferilli); Garko, rispondendo alle critiche per le papere, aveva detto di “essere così e che sarebbe stato fedele a sé stesso”. Lo è stato.
Menzione speciale per il Maestro Ezio Bosso, uno dei rarissimi momenti veramente toccanti della storia del Festival: “La musica è come la vita, bisogna ascoltare”. Sulla gara, voto più per gli Elii. ANDREA SPARACIARI