Garko, il sex symbol per uomini e donne

SANREMO Il 66° Festival della canzone italiana, al via stasera, sembra partire col segno più: più giornalisti accreditati (oltre 1300), più controlli per l’allerta terrorismo e camere più care negli hotel (quasi 200 euro). Un più in forse è quello degli ascolti, la partita Juve-Napoli sabato può compromettere lo share.
Sicuramente si mira a più leggerezza, dopo la morte della la proprietaria della villetta che ospitava Gabriel Garko: “Ora sto bene, non vedo l’ora che inizi il Festival, i momenti più belli li ho vissuti durante le prove. Ero venuto qui a co-condurre il Festival e lo farò”, ha detto l’attore.
Con la legge Cirinnà in discussione ovvi i riferimenti al tema: Garko assicura di non essere gay nonostante i pettegolezzi, ma apprezza di essere un sex symbol per tutti i gusti. Virginia Raffaele, invece, riferendosi alla bellissima Madalina Ghenea con cui dividerà il palco chiosa: “Se passano le unioni civili, le chiedo di sposarmi”.
Questa sera vedremo le esibizioni di Arisa, Bluvertigo, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, Dear Jack, Lorenzo Fragola, Irene Fornaciari, Noemi, Rocco Hunt, Enrico Ruggeri e gli Stadio. I nomi sono stati comunicati da Carlo Conti in rigoroso ordine alfabetico. Domani si esibiranno invece Annalisa, Alessio Bernabei, Clementino, Dolcenera, Elio e le Storie Tese, Francesca Michielin, Neffa, Patty Pravo, Valerio Scanu e Zero Assoluto.
Il più atteso dalla Rai, è il più davanti al bilancio. Ultimo più della lista, quello di Carlo Conti che ha confermato che sarà il direttore artistico del Festival anche per il 2017. Un anno in più, insomma. FRANCESCO FODERA’