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10:07 pm, 8 Febbraio 16 calendario

Aziende piemontesi sfinite dal lavoro nero e dagli abusi

Di: Redazione Metronews
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REGIONE Concorrenza sleale, abusivismo e nero fanno male alle imprese. Con il 67,6%, pari a 84.442 imprese – dato superiore alla media nazionale -, il Piemonte si posiziona al sesto posto nella classifica delle imprese artigiane esposte alla concorrenza sleale. A lanciare l’allarme, sulla base dei dati di una ricerca Europbarometro, è Confartigianato Torino, secondo cui il fenomeno è una «grave minaccia per gli artigiani e per le piccole imprese». In particolare, se a livello nazionale l’incidenza dell’artigianato ad alta esposizione alla concorrenza sleale del sommerso sull’artigianato si attesta sul 24,2%, il Piemonte registra un 21,4% (pari a 26.697 imprese) prevalentemente concentrate a Torino (14.440 aziende). «L’abusivismo è collegato alla crisi – dice Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino -. Non dovremmo più tollerare le attività irregolari, come se fossero, in qualche modo, legittime». Tra i settori più a rischio quello di parrucchieri ed estetiste, spesso ex dipendenti licenziati che continuano ad esercitare a casa, idraulici ed elettricisti che arrotondano anche se non prestano più i loro servizi ufficialmente. Ci sono poi dipendenti in mobilità o cassintegrati. Il Piemonte è a metà classifica per quanto riguarda il fenomeno degli occupati irregolari, con il 10,6%.
REBECCA ANVERSA

8 Febbraio 2016
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