GIULIO REGENI
2:24 pm, 7 Febbraio 16 calendario

Regeni torturato per giorni. Martedì i funerali

Di: Redazione Metronews
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 Gli accertamenti dell’autopsia sul corpo sono stati completati, gli esiti delle analisi arriveranno nei prossimi giorni, per alcuni tipi di analisi alla fine della prossima settimana. Lo si apprende da fonti della procura di Roma che si occupa del caso del decesso dello studente friulano Giulio Regeni. Il corpo del giovane, trovato morto al Cairo, è ancora a Roma. La procura ha già dato il nulla osta per la restituzione del corpo ai genitori di Giulio: la salma partirà quindi domani dall’Istituto di medicina legale La Sapienza di Roma per il paese di origine (Fiumicello nell’udinese), dove sono attesi i genitori del ragazzo e dove martedì ci saranno i funerali.
Dall’esame autoptico eseguito ieri sera sul cadavere del ricercatore italiano ucciso al Cairo, non sarebbero emersi segni di abusi o di violenze sessuali subiti dal giovane. Regeni è morto per un colpo ricevuto in testa. L’equipe di medici legali ha riscontrato sul giovane i segni di un violento pestaggio e numerose abrasioni, fratture in varie parti del corpo, tuttora oggetto di analisi così come il colpo al capo che ha provocato il decesso. La frattura della colonna cervicale è stata determinata quasi certamente da una torsione innaturale del collo del giovane da parte di una persona che gli stava di fronte, ha avuto come conseguenze la rottura del midollo spinale e una conseguente crisi respiratoria, alle quali è seguita, infine, la morte. Secondo alcune fonti Giulio sarebbe stato sottoposto a sevizie per giorni, prima di essere ucciso.
“E’ stato un pugno allo stomaco e il fiato non e’ ancora tornato del tutto”. Angelino Alfano parla cosi’ del barbaro omicidio di Giulio Regeni e, dall’Intervista su SkyTg24, confessa che “dover vedere i primi esiti dell’autopsia ci ha messo di fronte a qualcosa di inumano, di animalesco”.     Il ministro dell’Interno torna a ribadire di essere “convinto che sia nell’interesse pieno di Al Sisi collaborare” e sottolinea che “i nostri sono lì da tre giorni per portare a galla la verità, il che significa anche evitare che altre giovani vite possano essere messe a rischio”.    Dunque “l’Italia intende battersi per verita’ e in tempi rapidissimi” e Alfano risponde così a chi gli chiede se sia giusto ricordare il giovane ricercatore con funerali di Stato: “C’e’ un protocollo al rigurado e decide il presidente del Consiglio, non io ma ritengo che questa sia la morte di un giovane che fa onore all’intersa Italia e io un fnerale di Stato lo prenderei nella massima serietà, anche se non compete a me decidere”.
Un quotidiano filo-governativo egiziano, Al Ahram, riferendo su risultati dell’inchiesta scrive che prima di scomparire il 25 gennaio Giulio Regeni ha partecipato ad una festa di compleanno “in compagnia di un certo numero di amici”. Mentre finora dai principali resoconti era emerso che Regeni fosse diretto, ma non arrivato, alla festa e fosse stato rapito durante il tragitto nel centro del Cairo prima delle 20.
In una intervista al  Corriere della Sera il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry  respinge, e ldefinisce “giudizi, accuse e insinuazioni ingiustificati e senza prove”, le ipotesi degli investigatori italiani che i servizi di sicurezza locali abbiano interrogato e torturato a morte il ricercatore. METRO
 

7 Febbraio 2016
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