Fiumicello piange Giulio Regeni
Fiumicello, paese di Giulio Regeni, sta rispettando pienamente il lutto cittadino, neppure un bar aperto o un ristorante. Il piccolissimo paesino ha scelto il silenzio per celebrare la morte del ricercatore 28enne, deceduto in Egitto. All’imbocco di via Bonetti, dove risiede la famiglia Regeni, una transenna impedisce l’accesso ai curiosi. Nel piccolo cimitero del paesino, appena oltre la chiesa in pietra bianca, il silenzio è assoluto e gli alti pini marittimi invitano ad un ancora maggior raccoglimento. Non ci sono curiosi, qualche troupe televisiva cerca immagini per raccontare questa tragedia accaduta a migliaia di chilometri. Una tricolore listato a lutto, e sulle vetrine dei negozi foto del ragazzo, o semplici scritte ‘Ciao Giulio’. Anche se qui non viveva più di molto anni, il rapporto con la piccola città vicina alla foce dell’Isonzo è rimasto vivo. Alle 18 una fiaccolata come primo momento di raccoglimento e condivisione prima del rientro del feretro e poi dei funerali.
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