L’Isis avanza in Libia approfittando del caos

LIBIA Il tema Isis si fa sempre più urgente in Libia. Approfittando del vuoto politico che paralizza il Paese i miliziani fedeli alcaliffo hanno esteso il loro dominio su oltre 300 chilometri di costa libica «Seguiamo con preoccupazione la crescente influenza dell’Isis in Libia e siamo pronti a sostenere il Governo di Accordo Nazionale», hanno dichiarato formalmente i ministri degli Esteri della coalizione anti-Isis. «L’intervento militare in Libia non è imminente», ha chiarito la ministra della Difesa Pinotti, «nulla è deciso finché i libici non ci diranno di cosa hanno bisogno».
Una serie di arresti eccellenti
Intanto le milizie del Consiglio dei mujahidin di Derna, gruppo armato in qualche modo vicino ad al-Qaeda ma anche al governo di Tripoli, hanno catturato con un blitz il presunto capo dello Stato islamico  nella zona di Ras al Hilal. Negli ultimi due giorni lo stesso gruppo ha arrestato in modo analogo altri 12 personalità di spicco dello Stato islamico a Derna. Secondo l’intelligence di Misurata, diversi comandanti dello Stato Islamico si sono trasferiti in Libia, soprattutto a Sirte, dall’Iraq e dalla Siria negli ultimi mesi per scappare ai raid aerei. «La maggior parte di loro, circa il 70% – riporta la Bbc – sono foreign fighters». Al contempo un’interrogazione dell’europarlamentare Borghezio afferma che «Un autorevole giornale panarabo riferisce di documenti segreti su progetti di fusione fra quadri dell’Isis e jihadisti libici filo-al Qaeda».
Una situazione instabile
Lunedì o martedì sarà  presentato il nuovo governo libico di unità nazionale nell’ambito dell’accordo Onu, per cercare di ottenere la fiducia fin qui  negata. Nei Parlamenti di Tobruk e Tripoli continuano a pesare eminenti personaggi che sono contrari alla formazione del nuovo governo, benché siano in corso ulteriori mediazioni sui componenti. L’Isis  si giova non solo delle contrapposizioni ma anche della possibilità di reclutare fra gli scontenti degli equilibri che via via si formano.
OSVALDO BALDACCI