MAFIA CAPITALE
5:38 pm, 2 Febbraio 16 calendario

Panzironi: «Buzzi elargì 400 mila euro a Visconti e Alemanno»

Di: Redazione Metronews
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ROMA «“Da Buzzi 400 mila euro per Alemanno e Visconti». A 24 ore dal suo primo intervento, torna a parlare di nuovo l’ex amministratore delegato di Ama Franco Panzironi, uno degli imputati eccellenti del processo Mafia Capitale, che ha chiarito ai giudici della X sezione penale, nell’aula bunker di Rebibbia, ancora una volta la natura dei suoi rapporti con Salvatore Buzzi.  «Mi fu presentato da Alemanno nella sua stanza in Campidoglio verso la fine del 2012 e mi accorsi che si conoscevano da molto tempo».
Nel suo intervento Panzironi, attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia, ha illustrato anche i termini dell’accordo dell’ottobre 2012 con Salvatore Buzzi, che attraverso la Fondazione Nuova Italia, di cui Alemanno era presidente e Panzironi segretario, avrebbe finanziato la campagna elettorale di Alemanno per le elezioni amministrative del 2013 e di Visconti per le regionali. Circa 400 mila euro, di  cui la metà da consegnare in contanti. «Visconti e Alemanno mi comunicarono che Buzzi voleva versare 400mila euro alla fondazione per finanziare le elezioni comunali di Alemanno e quelle regionali di Visconti. Successivamente mi comunicarono che circa 200mila euro sarebbero dati in contanti in più riprese. Soldi che puntulmente Visconti o altri collaboratori venivano a ritirare in Fondazione».
Gianni Alemanno ha affidato a una nota la replica alle accuse del suo ex braccio destro: «È la terza volta, tra interrogatori e dichiarazioni spontanee in tribunale, che Franco Panzironi ripete le stesse falsità, prive di ogni riscontro nelle carte processuali. Sono fatti che fanno già parte delle accuse del processo che comincerà il 23 marzo, in cui sono stato rinviato a giudizio per il versamento ufficiale di 40 mila euro alla Fondazione Nuova Italia. L’unica novità è che ogni volta che Franco Panzironi prende la parola fa confusione fra diverse cifre accumulando imprecisioni su imprecisioni. Si tratta, lo ripeto ancora una volta, di dichiarazioni contraddittorie e prive di ogni riscontro, che vengono rilasciate da una persona che è in stato di detenzione preventiva ormai da 14 mesi».
MARCO CARTA

2 Febbraio 2016
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