Inter e Mancini nella bufera

Calcio “Mi scuso per un gesto di rabbia che non avrei dovuto fare!”. È il mea culpa dell’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini, che su twitter torna sul gestaccio (punito con 1 turno di squalifica e una multa da 5 mila euro) del dito medio mostrato ai tifosi del Milan, mentre usciva dal campo dopo l’espulsione nel derby perso 3-0. Dopo quattro turni senza vittorie il morale di Mancio & Co. è a terra, ai minimi storici, visto anche lo scivolone in classifica.
E se il presidente del Coni, Giovanni Malagò, bacchetta il tecnico (“Tutte le persone, io per primo, che hanno un ruolo pubblico, devono sempre ricordare che sono ,sotto una maxi lente di ingrandimento: qualsiasi cosa viene amplificata, anche gesti istintivi”), l’ex ct azzurro Lippi lo assolve: “È un po’ nervoso – dice – non è da condannare. Quante volte ho risposto dalla tribuna”. Mentre l’Ordine nazionale dei giornalisti ci mette il carico e “deplora il comportamento” dell’allenatore che in un’intervista nel dopo partita, “si è rivolto con parole scortesi e offensive” alla collega Micaela Calcagno.
 
Icardi cita Moratti
Si serve di twitter pure l’attaccante Mauro Icardi per cercare una riappacificazione con i tifosi nerazzurri dopo le dure contestazioni post-derby a causa del rigore sbagliato: “L’Inter è Milano, i tifosi dell’Inter – scrive – sono sempre stati considerati i milanesi veri. L’Inter ha sempre rappresentato l’orgoglio dello sport milanese”. Una citazione dell’ex presidente Massimo Moratti e un messaggio d’amore verso tifosi e club: le due esclusioni dall’11 titolare contro la Juve e il Milan, sono state interpretate come una bocciatura di Mancini e una rottura nei rapporti tra i due.
Ma è già tempo di campionato: domani sera, a San Siro, arriva il Chievo (reduce dal pesante ko con la Juve) ed è vietato sbagliare. Riuscirà il Mancio a resuscitare l’Inter di prima del diluvio, la squadra granitica, implacabile, noiosa sì ma comunque efficace?
METRO