I leghisti intolleranti

A Palazzo Marino sono stato vivacemente contestato alla Scuola di formazione della Lega Lombarda. Ero stato invitato a parlare di immigrazione, tema sul quale le mie posizioni sono notoriamente diverse dalle loro; e l’avevo apprezzato. Confrontarsi è sintomo di coraggio, intelligenza, apertura. Ma non tutti sono stati così aperti.
Ho detto due cose che hanno fatto imbufalire i leghisti. E per due volte l’organizzatore del convegno è dovuto intervenire per permettermi di continuare a parlare. Ecco cosa ho detto:
1) Per i primi sei mesi nei quali sono in Italia ai rifugiati è vietato lavorare. Prendono una paghetta giornaliera, ma non possono lavorare. Dal momento che l’ozio è il padre dei vizi, alcuni di loro, che passano la giornata a grattarsi la pancia, vengono tentati da lavoretti particolari. Spesso illegali. E così finiscono nelle grinfie della criminalità. Meglio impiegarli in lavori socialmente utili, anche per dare un senso a quella paghetta: facciamogli pulire le strade, imbiancare i muri, piantumare piante… Ma questa proposta è stata accolta da un uragano di fischi;
2) Peggio ancora è andata alla mia seconda proposta: favoriamo i ricongiungimenti familiari. Tutte le statistiche dimostrano che la grande maggioranza dei crimini violenti, come quelli di Colonia, vengono commessi da maschi giovani senza famiglia: sbandati, sradicati, arrabbiati. Mentre la presenza di una compagna o moglie favorisce grandemente l’integrazione. Dal momento che il 90% dei migranti sono uomini giovani, non sarebbe utile che quanti hanno il diritto di stare qui portino anche la moglie? Una sola, se ne hanno più di una; e non tutto il parentado. Apriti cielo: grida a volontà.
È evidente che queste due proposte servono ai cittadini italiani, che hanno il diritto di vivere in città sicure, ancora più che agli stranieri. Eppure chi ragiona in modo dogmatico non riesce a capirlo. Ma la cosa che più mi stupisce e mi fa sorridere, è che ho ricevuto questa accoglienza in una scuola di formazione. A scuola ci vai per imparare. E impari se ascolti. Anche chi non la pensa come te. Inoltre impari se eviti di generalizzare. Di fare di tutta l’erba un fascio. Dire, che so, che tutti gli stranieri sono delinquenti, o che tutti i musulmani sono terroristi, è una stupidaggine. Come dire che tutti i leghisti sono intolleranti.
MARIO FURLAN
Presidente CIty Angels