Trenord, il Tribunale boccia la class action

MILANO Ha subito una brutta battuta d’arresto la prima grande class action che Altroconsumo e diverse associazioni di consumatori avevano intentato contro Trenord per i pesanti disagi subiti nell’inverno del 2012, quasi due settimane di ritardi, blocchi e disservizi che avevano danneggiato oltre 700 mila pendolari in Lombardia. Oggi il collegio del Tribunale di Milano ha respinto la causa collettiva, stabilendo che i risarcimenti già erogati da Trenord, e  pari al 25% del costo dell’abbonamento mensile sono sufficienti a coprire i disagi patiti, classificati dal Tribunale come «pregiudizi generalizzati e omogenei».
La class action aveva raccolto 6.136 adesioni, e le tappe precedenti al giudizio espresso dal Tribunale sembravano incoraggianti. Nel 2014 infatti Altroconsumo aveva depositato presso la cancelleria del Tribunale di Milano le richieste di risarcimento avanzate da 6.136 utenti ferroviari aderenti, e nel maggio dello stesso anno il giudice del Tribunale aveva definito gli assi di azione della class action, ammettendone la legittimità. Nell’ultima udienza contro Trenord, ottobre 2015, il Collegio del Tribunale di Milano si era riservato di decidere. Oggi è arrivata la doccia fredda.
In queste ore Altroconsumo sta già preparando il ricorso in Appello. L’ordinanza del Tribunale riconosce il diritto dei pendolari ad essere risarciti, conferma che i disservizi e ritardi ci sono stati; ma ritiene congruo l’indennizzo automatico offerto da Trenord; per Altroconsumo e le migliaia di pendolari coinvolti invece «non può essere sufficiente a compensare i disagi, le assenze da lavoro, i danni anche patrimoniali patiti in quei giorni di caos, neve e inefficienza nella gestione dei disservizi e del blocco del trasporto su rotaie da parte di Trenord: l’organizzazione di consumatori chiede un indennizzo per tutti gli aderenti alla class action del valore pari a quattro mensilità dell’abbonamento alla tratta utilizzata».
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