Trenord
7:46 pm, 27 Gennaio 16 calendario

Trenord: Il vigilante denuncia turni e orari impossibili

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI «Vogliamo vederci chiaro sui quei 7 milioni spesi per i vigilantes da Trenord e Pirellone», aveva detto a “Metro” la consigliera regionale M5s, Iolanda Nanni, denunciando i lati – per lei – oscuri dell’operazione “Security Team”.
Lanciato da Trenord a settembre scorso, dopo l’aggressione col machete ai due capitreno a Villapizzone, il piano ha sancito l’entrata in servizio di 120 vigilantes da utilizzare a bordo treno. Per il sindacato Savip, che ha presentato un esposto all’Anac, di quell’appalto vinto dalla Gf Protection  non vi sarebbe traccia sui siti di Regione, Trenord e Anac, come prevede la legge, tanto da far supporre che non ci sia stata una gara, ma un affidamento diretto.
Inoltre, quei 120 agenti sarebbero stati “inutili”: per il Segretario nazionale del Savip,  Vincenzo del Vicario, infatti, la  GF Protection non avrebbe avuto alcuna licenza per l’esercizio delle attività di sicurezza sussidiaria in ambiti ferroviari e il suo personale non avrebbe potuto far scorte ai treni o intervenire in caso di aggressione.
Dal 1° febbraio, come ha detto Maroni, i vigilantes saranno sostituiti da guardie giurate, tuttavia anche qui non vi sarebbe traccia dell’appalto, per il sindacato. Interrogato sulla questione, l’assessore ai Trasporti Sorte non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Un po’ di luce in questa faccenda la fa Michele, ex vigilante della Gf.
Per quanto ha lavorato sui treni per conto della Gf?
Circa tre mesi, poi sono scappato. Le condizioni erano impossibili: ho svolti turni anche di 16 ore, ho lavorato 20 giorni consecutivi e ho rischiato di essere ferito, il tutto per 900 euro al mese, ma solo se facevo gli straordinari!
Che mansioni espletava?
Formalmente eravamo “accompagnatori” dei clienti, visto che avevamo un contratto di portierato. In realtà ci dicevano di scortare il capotreno, proteggendolo da eventuali aggressioni, allontanare i passeggeri senza biglietto, fare sicurezza, insomma. Tutte attività che non ci competevano. 
Per essere assunti occorreva il nollaosta della Prefettura, lo avevano tutti?
Qualcuno l’aveva da prima perché già guardia giurata, ma il 60% dei colleghi ne era sprovvisto. Anche perché, date le condizioni, il turn over era altissimo, quindi a un certo punto hanno assunto soprattutto stranieri che non parlavano neanche l’italiano, figuriamoci se avevano una certificazione che arriva dopo molti mesi. ANDREA SPARACIARI

27 Gennaio 2016
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