Ok accordi con l’Iran per 17 miliardi di euro

ROMA «Spero nella pace!». Con questo auspicio, Papa Francesco si è accommiatato dal presidente iraniano Hassan Rohani, ricevuto in Vaticano. «Mi ha fatto un vero piacere questa visita – ha risposto Rohani – le chiedo di pregare per me». Al centro dell’incontro «la conclusione e l’applicazione dell’Accordo sul nucleare», oltre al ruolo che l’Iran è chiamato a svolgere «per promuovere adeguate soluzioni politiche alle problematiche che affliggono il Medio Oriente, contrastando la diffusione del terrorismo e il traffico di armi».
Twitter presto a Teheran
Sull’account Twitter di Rohani è stato annunciato che il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, si recherà in visita in Iran «nei prossimi mesi per rafforzare i rapporti economici». Ma una raffica di accordi tra imprese e istituzioni italiane e iraniane sono stati già firmati in questi giorni per un valore complessivo di circa 17 miliardi di euro. Una lista di 24 accordi destinati ad aumentare nelle prossime ore. Dai trasporti all’ingegneristica, passando per la cantieristica e la raffinazione. Solo al Business Forum Italia-Iran ne sono stati siglati 7 che si aggiungono ai 17 di lunedì. I più recenti hanno coinvolto le imprese Danieli, Isotta Fraschini Motori e Bellco. Ma spiccano i nomi di Saipem e Ansaldo Energia. Siglati anche a livello governativo 7 accordi istituzionali e 10 industriali: dai farmaci all’istruzione, dai trasporti all’agricoltura.
La denuncia di Amnesty
In occasione della visita di Rohani a Roma, Amnesty International ricorda che ci sono decine di minorenni nel “braccio della morte” delle carceri iraniane «in flagrante violazione del divieto assoluto sancito a livello internazionale». Tra il 2005 e il 2015 sono stati giustiziati 73 condannati a morte arrestati in giovane età. Proteste anche per la copertura – in ossequio al presidente iraniano – di alcune statue di nudo esposte in Campidoglio. Le opposizioni parlano di «livello di sudditanza oltre ogni limite».
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