Contro Uber
8:14 pm, 26 Gennaio 16 calendario

La guerriglia dei tassisti infiamma Parigi

Di: Redazione Metronews
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FRANCIA È stato un “martedì nero” per la Francia, stretta negli scioperi simultanei dei dipendenti pubblici (scuole e ospedali) contro la riforma del lavoro, dei controllori di volo e soprattutto dei tassisti. Questi ultimi infuriati per quella che considerano una «concorrenza sleale» da parte dei servizi auto con conducente (Vtc) come quelli che operano con la piattaforma Uber. Così hanno attuato duri blocchi stradali nei punti di accesso cruciali a diverse città del Paese, come Parigi, Marsiglia, Lille e Tolosa. Nella Capitale la prefettura ha arrestato una ventina di persone nel corso dei tafferugli che sono avvenuti in particolare nella zona di Porte Maillot, nei pressi del Palazzo dei Congressi, e vicino agli aeroporti di Orly e Charles De Gaulle.
Aeroporti isolati per ore
Migliaia di tassisti si sono radunati con le loro auto, bloccando la circolazione e appiccando il fuoco ad oggetti sull’autostrada intorno Parigi. Li hanno affrontati gli agenti in tenuta antisommossa. A Orly un conducente, che aveva provato a forzare uno dei blocchi dei tassisti, ha provocato un incidente con due feriti e una persona è stata fermata. A Tolosa le tensioni hanno portato alla chiusura del tram per l’aeroporto e un blocco ha paralizzato la stazione ferroviaria di Matabiau. A Marsiglia i tassisti hanno attuato l’operazione “lumacà” sfilando a bassa velocità. Per cercare di abbassare i toni della protesta, lunedì il segretario di Stato francese per i trasporti, Alain Vidalies, aveva promesso un’intensificazione dei controlli per stroncare le pratiche vietate dei veicoli con conducente.
Sarà nominato un mediatore
Spesso, infatti, circolano in città o vanno negli aeroporti a caccia di clienti, mentre dovrebbero offrire solo il servizio su prenotazione. Secondo le ditte dei tassisti francesi negli ultimi sei mesi le entrate sono calate del 30%. Dopo lunghe ore di tensioni, una delegazione ha incontrato il premier, Manuel Valls. «C’è un diritto a protestare, anche nello stato di emergenza. Ma la violenza è inaccettabile», ha detto Valls, che ha annunciato la nomina di un mediatore per avviare la concertazione.
In Italia scintille sul ddl Concorrenza
Nella Giornata europea di protesta dei servizi taxi e noleggio «che agiscono nella legalità contro ogni forma di deregolamentazione» mobilitazioni si sono avute anche in Belgio, Svizzera, Spagna e Regno Unito. In Italia tassisti in piazza a Roma, Napoli, Firenze e Torino (mentre quelli milanesi sono andati a dare man forte ai colleghi parigini). Una delegazione ha incontrato il presidente della Commissione Industria, commercio e turismo del Senato per chiedere che nel ddl Concorrenza ora in discussione non sia prevista alcuna modifica alla legge 21/92 che sancisce la territorialità (le auto a noleggio devono partire da una rimessa e tornarvi sempre a fine servizio) e la tariffa regolamentata. A modificare questi aspetti puntano gli emendamenti dell’area Lanzillotta (già respinti alla Camera). I tassisti chiedono al Governo un tavolo con la categoria «per fermare le multinazionali che, operando senza limitazioni e sfruttando i lavoratori, creano evasione fiscale».
Dona: “Superare privilegi di casta”
«Non è accettabile che i tassisti blocchino ogni tentativo del legislatore di aggiornare leggi antidiluviane che non prevedono la “sharing economy” nell’utilizzo di piattaforme digitali come Uber. Tanto più se poi utilizzano i vuoti legislativi per fare ricorsi in tribunale». È quanto afferma Massimiliano Dona, segretario dell’Unione nazionale consumatori. «Invitiamo i politici a perseguire l’interesse collettivo e a non farsi condizionare dalle piazze – prosegue Dona – l’agenda politica non può essere dettata da chi vuole difendere i propri privilegi di casta. Chiediamo, quindi, al legislatore di accogliere tutte le proposte avanzate dall’Autorità dei trasporti».
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26 Gennaio 2016
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