PALAZZINA CROLLATA/FLAMINIO
3:20 pm, 22 Gennaio 16 calendario

Roma, crolla palazzo salvati da un’inquilina

Di: Redazione Metronews
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ROMA I muri che tremano, le crepe che si allargavano a vista d’occhio. Poi il boato, una nube di fumo e le macerie in strada dei tre piani crollati. “Questa è una notte che non dimenticheremo mai. Abbiamo pensato ad un attentato ed invece stava crollando casa”.  Sono passate poco più di dieci ore dal crollo degli ultimi tre piani del palazzo del Lungotevere Flaminio 70, ma gran parte delle persone fatte evacuare continua a sostare in strada. Scrutano le macerie, si interrogano sulle cause, ripensano al pericolo scampato.
L’intervento della signora Agea Rodriguez che intorno alla mezzanotte ha contattato le forze dell’ordine, sentendo dei rumori sospetti provenire dal piano superiore, è stato decisivo e ha permesso che non ci fossero vittime. “Non ho fatto nulla, ho solo chiamato i soccorsi”, ha ripetuto ai tanti giornalisti che da questa mattina affollano il Lungotevere.  Pensava fossero dei ladri, invece i vigili del fuoco, dopo un controllo, si sono resi subito conto della situazione e hanno disposto immediatamente l’evacuazione per motivi di sicurezza delle circa 30 persone che vivevano nei 19 appartamenti dello stabile. Giusto in tempo, poco prima di quel boato esploso dopo le 2 di una notte che difficilmente i gli abitanti del Flaminio potranno dimenticare.
Da questa mattina, l’intera area è stata delimitata per motivi di sicurezza e sul posto sono intervenuti il sub-commissario Iolanda Rolli e il comandante di Polizia Locale Raffaele Clemente. Il crollo degli ultimi tre piani dello stabile, una palazzina degli anni 30, ha danneggiato anche i balconi dei piani inferiori, mentre gran parte delle macerie si è riversata sulla strada, danneggiando diverse automobili parcheggiate e la pensilina del teatro Olimpico, dove questa sera sarebbe dovuto andare in scena il comico Max Giusti. Sembra lo scenario di un terremoto, invece a causare il cedimento sarebbero stati, accusano i condimini, i lavori di ristrutturazione all’interno di alcuni appartamenti. “Hanno toccato i muri portanti”, dicono tutti, ma ufficialmente tutto è ancora da dimostrare.
La Procura di Roma ha già aperto un fascicolo di indagine per stabilire le cause del cedimento, nell’attesa che il rapporto dei vigili del fuoco del fuoco chiarisca la situazione. L’ipotesi di reato è quella di crollo colposo di edificio. Intanto il comune di Roma ha fatto sapere che le persone evacuate dallo stabile saranno ospitate presso gli alberghi della zona. E’ ancora presto per sapere quando potranno tornare nella propria casa, ma di una cosa sono certe: “Se qualcuno ha sbagliato – come racconta uno dei residenti – dovrà pagare”.
Anche il commissario capitolino Francesco Paolo Tronca nel pomeriggio si è recato sul luogo del crollo del palazzo a Lungotevere Flaminio. “Lo stabile è in condizioni di non abitabilità – le parole di Tronca – Sono partiti ulteriori approfondimenti tecnici per capire perché si è verificato un cedimento strutturale. Naturalmente c’è sempre una causa, bisogna attendere in velocità l’esito degli accertamenti, dopo di ché si prenderanno le decisioni – ha aggiunto Tronca – La documentazione del municipio è stata già acquisita, c’è una squadra che se ne sta occupando e le risultanze e gli atti saranno rimessi all’autorità giudiziaria. Ho letto che è in corso un’indagine per disastro colposo, evidentemente criticità di questo tipo non possono accadere casualmente. Bisognerà capire se il motivo è legato a un fattore naturale o ad altro, ma non sta a me dare giudizi”.
Secondo fonti giudiziarie, in due distinte occasioni, nel 2012  e  nel 2013, i vigili del fuoco erano già intervenuti nello stabile di Lungotevere Flaminio inviando una diffida al condominio affinchè fossero effettuati lavori per mettere in sicurezza lo stabile. L’ipotesi del cedimento strutturale dell’intero stabile, al momento, non sembra essere quella preponderante, mentre non è escluso che i lavori di ristruttrazione in uno degli appartamenti al quinto piano, dove sono stati eliminati dei tramizzi per realizzare un open space, possano aver influito sul crollo.
MARCO CARTA

22 Gennaio 2016
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