Ettore Scola/Cinema
4:00 pm, 20 Gennaio 16 calendario

Vicari: Scola un maestro generoso

Di: Redazione Metronews
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CINEMA «Era un uomo che, a prima vista, sembrava burbero e altero per la sua eleganza. Ma in realtà nascondeva una grande capacità di divertirsi». Daniele Vicari, regista e direttore artistico della scuola di cinema romana Gian Maria Volonté, ricorda così Ettore Scola, scomparso mercoledì notte (la camera ardente alla Casa del Cinema dalle 10 di giovedì 21 sino a venerdì pomeriggio).
Come vi eravate conosciuti?
Nel 2002 al Festival di Annecy. Lui era con Mario Monicelli e mi prendevano piacevolmente in giro perché ero un regista giovane, manco tanto in realtà, ma per loro era così.
Un incontro con due “mostri sacri” del cinema italiano…
Sì. Ho sempre avuto la sensazione che, a parte la grandezza dei film girati, la loro generazione non avesse fatto abbastanza per trasmettere ai “giovani” le loro competenze e far entrare la cultura cinematografica nelle scuole. Dopo aver conosciuto Ettore mi sono dovuto ricredere. Con lui si è sviluppata un’amicizia profonda: era assolutamente contrario alle scuole di cinema private. E abbiamo cominciato insieme a pensare a un’alternativa. Così è nata la scuola di Roma intitolata a Volonté.
Un Maestro per il cinema a tutto tondo…
Ettore ha voluto fortemente questa scuola, ci ha supportati e ha deciso che, sia gli studenti che gli insegnanti, venissero ammessi tramite concorso e che il loro corso di studi fosse gratuito. Lui stesso si presentava agli esami di ammissione. Ci ha insegnato moltissimo, non solo il metodo ma qualcosa che va oltre: la passione artistica.
Un suo difetto?
Non è un difetto. Ettore non aveva filtri: diceva tutto quello che pensava, nel bene e nel male. E qualche volta questa caratteristica poteva  dare fastidio. Ma sono queste le persone che smuovono le coscienze.
 
PATRIZIA PERTUSO
 

20 Gennaio 2016
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