Majorino-Sala quante scintille

MILANO Dal Verme gremito e applausi per Pisapia: ecco il contorno al “piatto forte” della politica milanese andato in scena ieri sera, il confronto tra i 4 candidati alle primarie del centrosinistra del 6-7 febbraio. Giuseppe Sala, Francesca Balzani, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta si sono sfidati soprattutto su economia, fisco e rapporto con Roma. Se la Balzani lancia il tema del “trattenere” le tasse pagate dai milanesi («Il 2016 sarà l’anno della local tax»), Sala ribatte: «Lo dicono molti, anche la Lega. Bisogna ancorare la richiesta alla città metropolitana». Robuste punzecchiature, soprattutto da parte di Majorino. Prima chiede più risorse per il bilancio sociale facendo dire alla Balzani: «Inaccettabile la distinzione fra numeri e persone. Il bilancio è la materia prima della politica». Poi mette nel mirino Sala: «Voglio capire che bilancio ci lascia Expo». E Sala s’infiamma: «Il bilancio è certificato. Pericolossimo mettere in giro idee sbagliate». E ancora Majorino: «Dobbiamo ricordarci di Don Milani dicendo “me ne occupo, mi interesso” che è il contrario del motto fascista “me ne frego”(noto scivolone di Sala, ndr)». Iannetta dal canto suo ha dubbi sullo stadio “Meazza”: «Io non lo svenderei, ma vorrei ragionare, perché la sostenibilità economica deve essere chiara a tutti». Capitolo case popolari: la Balzani chiede che il Comune gestisca anche l’Aler, e con Sala è d’accordo nel trovare «70 mila alloggi». E Pisapia? «Non c’è un vincitore. Quando deciderò chi votare ve lo dirò…».
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