Alessia Chinellato
4:15 pm, 18 Gennaio 16 calendario

Wikipedia, 15 anni di libera informazione

Di: Redazione Metronews
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C’era una volta la Treccani, probabilmente la massima impresa italiana di raccogliere lo scibile umano. Rarissime le prime edizioni, una vera e propria chicca. Correva l’anno 1929. Tomi voluminosi e preziosissimi, che non troverebbero neanche più spazio nelle mini case che si costruiscono oggi. Adesso, con Internet, siamo tutti un pò più acculturati. Basta andare su Wikipedia. Sono già quindici anni  – infatti – che l’enciclopedia libera vive e cresce nel cloud. Per festeggiarne il compleanno i social network si sono scatenati nell’elogio della libera informazione. Wikipedia infatti è il settimo sito fra quelli più visitati al mondo. Perché, oltre ad essere totalmente gratuita, “affronta sia gli argomenti tipici delle enciclopedie tradizionali, sia quelli presenti in almanacchi, dizionari geografici e pubblicazioni specialistiche”. Soprattutto, viene aggiornata da chiunque lo voglia. Almeno apparentemente. Così capita che attenti cultori di se stessi, creino una pagina per autocelebrarsi. Ma, anche, che persone molto preparate, intervengano per precisare storie o vite mal descritte. Il livello di affidabilità – tutto sommato – è buono, ma non altissimo, tanto che molti l’hanno paragonata al caro vecchio Bignami, che permetteva di galleggiare durante le interrogazioni, senza garantire però un voto eccellente. I contenuti sono – comunque – controllati da una cerchia limitata di utenti visto che -alla fine – i contributori attivi dello scibile on line sono davvero pochi. In Italia, le voci disponibili sono 1.247.320, gli iscritti circa 800 mila, ma i collaboratori reali appena 8.000. La domanda sorge spontanea: quanto è libera un’informazione gestita comunque da un numero esiguo di persone? A Internet l’ardua sentenza.
ALESSIA CHINELLATO
 

18 Gennaio 2016
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