Povertà
8:08 pm, 18 Gennaio 16 calendario

La ricchezza del mondo in mano a 62 paperoni

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’uno per cento della popolazione mondiale ha più ricchezza che il 99% restante: una diseguaglianza «inaccettabile», denunciata da Oxfam alla vigilia del Forum Economico Mondiale che si terrà questa settimana nella località svizzera di Davos. Secondo i dati di Oxfam, 62 super-ricchi possiedono la stessa ricchezza di metà del mondo, circa 3,6 miliardi di persone. L’organizzazione non governativa chiede ai “grandi” del mondo che si confronteranno a Davos un’azione per mettere al bando i paradisi fiscali «dove hanno sede 188 delle 201 più grandi multinazionali». Il rapporto descrive un mondo dove la crescente disuguaglianza economica ha impatti devastanti sulle persone meno abbienti e rischia di vanificare la lotta alla povertà.
Concentrazione in aumento
Tra l’altro la ricchezza si va sempre più concentrando perchè 6 anni fa i super-ricchi con un patrimonio pari alla metà della popolazione più povera erano 388. Dal 2010, 3,6 miliardi di persone – la metà della popolazione mondiale – ha visto la propria quota di ricchezza ridursi di circa 1.000 miliardi di dollari: una contrazione del 41%, nonostante l’incremento demografico abbia registrato 400 milioni di nuovi nati. I 62 super-ricchi hanno registrato un incremento di oltre 500 miliardi di dollari, arrivando così a 1.760 miliardi, in un contesto che continua a lasciare le donne in svantaggio (tra i 62 super-ricchi solo 9 sono donne).
Non va meglio nel nostro Paese
Anche l’Italia, come il resto del pianeta, non sfugge alla drammatica situazione di un’inaccettabile disuguglianza tra ricchi e poveri. Lo segnala sempre Oxfam. I dati sulla distribuzione della ricchezza in Italia del 2015 evidenziano come l’1% più ricco degli italiani sia in possesso del 23,4% della ricchezza nazionale netta, una quota che in valori assoluti è pari a 39 volte la ricchezza del 20% più povero dei connazionali. Anche l’incremento della ricchezza dal 2000 al 2015 non si è distribuito equamente: oltre la metà è andata a beneficio del 10% più  ricco degli italiani.
METRO

18 Gennaio 2016
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