Calcio
4:33 pm, 14 Gennaio 16 calendario

La maledizione di Ramsey la bufala più amata dal web

Di: Redazione Metronews
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CALCIO A dare retta a certe malelingue su internet, la “maledizione” di Ramsey (Aaron Ramsey è un centrocampista dell’Arsenal) è qualcosa di molto più pericoloso di El Niño, dell’uragano Katrina o della più celebre superstizione legata al faraone Tutankhamon.
I suoi tiri, secondo i sostenitori della teoria della maledizione, sono davvero letali: ogni volta che Ramsey segna, da qualche parte nel mondo muore un personaggio famoso. Sabato scorso –per dire-  segnò in FA Cup  contrò il Sunderland: e poco dopo ci lasciò David Bowie. 
Ieri sera ha segnato nuovamente in Liverpool-Arsenal: e puntuale oggi sui giornali ci troviamo scrivere della scomparsa di Alan Rickman, l’attore settantenne che ha interpretato Severus Piton in Harry Potter. Ogni gol, un addio.
Tutto iniziò nel 2011 quando il giocatore gallese gonfiò il sacco del Manchester United nelle stesse ore in cui gli americani facevano il lavoro sporco con Osama Bin Laden in un casolare diroccato dall’altra parte del pianeta. Passa qualche mese, ed ecco il gol nel derby londinese contro il Tottenham: tre giorni dopo viene rivelata la dipartita dell’uomo della mela morsicata, Steve Jobs. Un caso? Sicuramente. Ma il web s’insospettisce.
La questione comincia a gonfiarsi quando arriva la rete in Champions League contro i francesi dell’Olimpique Marsiglia che precede di poche ore la morte di Gheddafi e quando, dopo il gol al Sunderland nel febbraio 2012, i media annunciano che Whitney Houston era stata trovata senza più vita nella sua stanza da bagno. Il 14 maggio 2013 arriva la segnatura contro il Wigan ed ecco il dittatore Jorge Videla arrendersi alla morte.
Gli ultimi scettici furono convinti nel 2013 quando i gol segnati a novembre al Cardiff ed a dicembre all’Hull City arrivarono poco prima degli addii all’attore Paul Walker ed a Nelson Mandela. Ricordate quando a San Francisco fu trovato impiccato Robin Williams? Era la mattina dell’11 agosto 2014: ovviamente Ramsey aveva festeggiato un gol la sera prima contro il Manchester City. Passa una decina di giorni e, il 23 agosto, arriva la bellissima marcatura contro l’Everton: il mondo dello spettacolo piange Sir Richard Attenborought.
Un “curriculum” che su internet rende Ramsey un calciatore davvero “pericoloso”: e la sua fama nera ha ormai oscurato da una parte all’altra del globo quella di giocatore.   
Naturalmente si tratta di una bufala e la meledizione è piuttosto una maldicenza.
Intanto perché ogni giorno nel mondo muore qualcuno di mediamente famoso ed è facile per chi vuol cercare dei collegamenti trovare delle corrispondenze. Poi, perché ogni volta che Ramsey segna un gol sono centinaia le reti che vengono gonfiate contemporaneamente in tutti i campionati. Insomma: gli uomini muoiono sempre, ed i calciatori fanno il loro mestiere: che nesso causale c’è tra le due cose?
Nessuno.
Almeno fino al prossimo gol di Ramsey, naturalmente.    
METRO

14 Gennaio 2016
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