terrorismo
6:00 pm, 13 Gennaio 16 calendario

Istanbul, c’è un arresto per la strage

Di: Redazione Metronews
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TURCHIA. Il kamikaze che martedì ha ucciso 10 turisti tedeschi a Istanbul sembra aver colpito a caso. Al momento non vi sono indizi, infatti, che indichino nel gruppo di tedeschi l’obiettivo specifico dell’attentato, ha sottolineato il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maziere. «Non vi sono ragioni per non effettuare visite in Turchia», ha aggiunto riferendosi alle disdette di viaggi organizzati nel paese del Bosforo.    
L’identità del kamikaze
L’attentatore, legato all’Isis, aveva presentato domanda di asilo politico in Turchia la settimana scorsa presentandosi il 5 gennaio a un centro di accoglienza per migranti della città sul Bosforo, accompagnato da altre quattro persone. Si chiamava Nabil Fadli, nato in Arabia Saudita nel 1988, ed era entrato in territorio turco di recente passando per la Siria. Quest’ultimo particolare spiega forse perchè in un primo momento fosse stato indicato come cittadino siriano.
Raffica di arresti
Le indagini hanno finora condotto in carcere 69 persone sospettate di essere affiliate allo Stato islamico. Solo uno però è sospettato di coinvolgimento nella strage di Istanbul. Fra gli arrestati vi sono tre russi, fermati ad Antalya e accusati di aver fornito sostegno logistico all’organizzazione. «Le ragioni della loro detenzione si stanno chiarendo», ha precisato il console generale della Federazione russa ad Antalya, Aleksandr Tolstopiatenko.  La gran parte degli arresti, 65, sono stati fatti in blitz ad Ankara, dove le autorità hanno fermato 16 persone che progettavano un attentato nella capitale.
La preghiera del Papa
Ieri alla fine dell’udienza generale il Papa ha voluto commemorare le vittime di Istanbul: «Che il Signore dia fermezza solidale all’intera società, e converta i cuori dei violenti».
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13 Gennaio 2016
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