MAFIA E VIDEOPOKER
10:43 pm, 13 Gennaio 16 calendario

Gioco on line e malavita Arrestato il re delle slot

Di: Redazione Metronews
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ROMA Dodicimila tavoli da gioco virtuali, oltre a colonnine per il videopoker opportunamente modificate in sale da gioco compiacenti, in grado di generare introiti illegali per 11,5 milioni di euro al mese. Un’organizzazione criminale con epicentro a Roma ma ramificata in tutta Italia è stata sgominata dallo Sco della polizia, dallo Scico della Guardia di Finanza e dalla squadra mobile di Roma. Al vertice, secondo le indagini della Dda di Roma c’era Luigi Tancredi, il re delle slot, già coinvolto in altre inchieste sul gioco d’azzardo. Con lui sono finite in manette altre 10 persone e sono stati sequestrati beni per circa 10 milioni di euro.
Secondo il procuratore aggiunto della Dda Michele Prestipino il giro d’affari era più redditizio del traffico di droga. I reati contestati all’organizzazione sono associazione a delinquere transnazionale, evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato. A Tancredi è stata contestata anche l’aggravante mafiosa dato che finanziava mensilmente la camorra destinando ai Casalesi fino a 60 mila euro mensili per garantirsi il monopolio delle scommesse illegali.
Il sistema  si avvaleva di server collocati in Florida, mentre la società che raccoglieva scommesse, partite di poker e videolottery, la Dollarobet s.r.l., aveva sede in Romania. Fiumi di denaro nascosti al Fisco e ai Monopoli, gestiti anche da un altro arrestato, Nicola Femia, referente secondo gli investigatori del clan Mazzaferro, appartenente alla ‘ndrangheta di Marina di Gioiosa Ionica. Le indagini partirono da Roma: nel 2011 a Ostia un pregiudicato  fu quasi ucciso da un colpo di pistola in pieno volto sulla soglia di casa. Si pensava a un regolamento di conti per droga, le indagini hanno scoperchiato il business del gioco illegale.
METRO

13 Gennaio 2016
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