Ventenne muore dopo aborto Sui parti ospedali bocciati

NAPOLI Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato gli ispettori all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove una ragazza di 20 anni è morta per una emorragia dopo essersi sottoposta ad una interruzione volontaria di gravidanza. I familiari della ragazza hanno denunciato l’accaduto alla polizia, dopo aver tentato di aggredire i medici del reparto di ginecologia. Intanto emergono «criticità ed errori» alla base della morte di parto avvenute nei giorni scorsi di tre donne negli Spedali Civili di Brescia, all’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio (Verona) e all’Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa.
La relazione degli ispettori
Lo certificano le relazioni preliminari della task force del ministero della Salute. Sotto esame erano quattro tragici episodi, di cui solo il caso del Sant’Anna di Torino «non sembra presentare elementi di inappropriatezza». Negli altri tre casi, invece, gli ispettori tracciano un quadro inquietante, dove emergono «superficialità, anomalie e lacune procedurali». In merito al decesso di Giovanna Lazzari, morta il 31 dicembre a Brescia, l’esame della documentazione clinica «ha fatto emergere alcuni aspetti di criticità sia di carattere organizzativo che clinico». Aspetti poco chiari anche nel caso di Marta Lazzarin, deceduta il 29 dicembre a Bassano del Grappa: «La gestione dell’emergenza non è stata adeguata». Infine, in merito alla morte di Anna Massignan, si segnala la mancanza di «una chiara definizione del percorso assistenziale e delle responsabilità ad esso connesso».
METRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA