GIUBILEO
3:36 pm, 5 Gennaio 16 calendario

Non tutti sanno che… Piccola enciclopedia del Giubileo

Di: Redazione Metronews
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ROMA Una breve guida essenziale al Giubileo, ai suoi riti, alla sua storia. Liberazione degli schiavi, indulgenza per i carcerati, porte sante fuori Roma, illuminazione, blocco degli sfratti, prezzi bloccati per affitti e beni di prima necessità, opere d’arte che hanno cambiato Roma: c’è tutto questo e molto altro nella storia dei Giubilei già prima di Papa Francesco 
Le tipologie dei giubilei
Il Giubileo può essere ordinario, cioè legato alle scadenze prestabilite; straordinario, cioè indetto dal Papa in occasioni specifiche; particolare, cioè limitato agli abitanti di una determinata città, provincia, o località. Il Giubileo ordinario dura solitamente dalla vigilia di Natale di un anno fino al periodo natalizio dell’anno seguente. Quelli straordinari e particolari possono avere una durata variabile.
La ricorrenza
Quando Bonifacio VIII sulla spinta del cambio di secolo indisse il primo Giubileo stabilì che la cosa si ripetesse ogni cento anni. Nel 1342 Clemente VI modificò la scadenza in ogni cinquanta anni –come nel Giubileo biblico – mentre Urbano VI nel 1389-90 decise che si sarebbe celebrato ogni 33 anni, quanto la durata della vita di Gesù Cristo. Nel 1470 Paolo II decise che la ricorrenza sarebbe stata ogni 25 anni, “a causa della brevità della vita umana e dell’umana debolezza verso il peccato”.
L’origine etimologica
Il termine Giubileo deriva dalla parola ebraica Yòbel, legata all’ariete e in particole al corno che veniva usato per aprire l’anno santo richiamando gli israeliti da tutto il Paese.
Le origini ebraiche
Nella Bibbia si stabilisce che ogni settimo anno sia sabbatico (dall’ebraico per “sette”) per ricordare la liberazione degli ebrei dall’Egitto. In quell’anno era previsto che la terra venisse lasciata non coltivata e i frutti nati spontaneamente fossero riservati alla raccolta da parte dei poveri. Inoltre in teoria venivano liberati gli schiavi e prescritti i debiti. Al capitolo 25 del Libro del Levitico si annuncia che l’anno dopo sette settimane di anni, quindi il cinquantesimo, sia anno di giubileo. Ai provvedimenti sabbatici si aggiungeva il fatto che le terre vendute o cedute nei decenni passati tornassero ai proprietari originari. Non risulta però che questa legislazione sia mai stata realmente applicata.
I tre segni del Giubileo
Tre segni caratterizzano il Giubileo: il pellegrinaggio, la Porta Santa e l’indulgenza
Il pellegrinaggio
Il pellegrinaggio – che un tempo era lungo, faticoso e pericoloso – è il simbolo del cammino dell’uomo nella vita, per i cristiani un cammino di conversione. Era una forma di devozione molto comune nel Medio Evo, anche prima e al di fuori dei Giubilei. Prima della comparsa dei mezzi di locomozione moderni, per arrivare a Roma s’impiegavano circa 25 giorni dalla Sicilia, 20 dalla Puglia, 50 da Vienna, 60 da Parigi, e fino a 100 giorni da Londra. Il cammino non era agevole ed esponeva i pellegrini (i “romei”) al rischio di imbattersi in guerre, briganti, epidemie, intemperie.
La Porta Santa
La Porta, alla fine del cammino del pellegrinaggio, indica il passaggio, e rappresenta Gesù stesso che nel Vangelo dice di essere Lui la Porta. La tradizione della Porta Santa iniziò ad essere formalizzata solo nel Quattrocento. Fino al 1975 le Porte Sante erano murate fuori e dentro (con mattoni che riportano il nome del precedente Papa giubilare) e le pareti andavano abbattute; dal 2000 invece il Papa si limita ad aprirla. Varcare la soglia della Porta Santa è un rito centrale del Giubileo.
L’indulgenza
Lo scopo del Giubileo è “lucrare” l’indulgenza. Secondo la dottrina cattolica nel sacramento della Riconciliazione vengono perdonati i peccati. Ma poiché essi generano comunque delle conseguenze, per “ripararle” sul cristiano pentito continua a gravare una pena da espiare (da qui il Purgatorio). L’indulgenza – attingendo a quello che viene chiamato il “Tesoro dela Chiesa” (cioè i meriti di Cristo, della Madonna, dei santi e della preghiera) –  cancella in tutto o in parte anche questa pena. In virtù poi della Comunione dei santi (l’idea che i fedeli sono un tutt’uno nella Chiesa anche attraverso il tempo) le indulgenze possono valere per i vivi come anche per i morti. Durante il Giubileo ci sono vari modi di ottenere l’indulgenza, che sempre comprendono pentimento, confessione ed Eucaristia. Un segno tipico è il pellegrinaggio con l’attraversamento della Porta Santa. La concessione di indulgenze in cambio di denaro (che all’inizio erano nate come offerte per consentire di ottenenre l’indugenza anche a chi non era in condizione di affrontare il pellegrinaggio) scatenò nel Cinquecento la rivolta di Lutero e dei protestanti. Se il Giubileo è l’evento dispensatore di indulgenze per eccellenza, esistono e nella storia sono esistite altre occasioni legate a questa amnistia spirituale, compreso ad esempio partecipare alle Crociate.
STORIA DEI GIUBILEI
I Giubilei ordinari
1300
Il primo Giubileo moderno in realtà fu indetto a furor di popolo. Non fu infatti un’idea di Bonifacio VIII, che invece si limitò a sfruttare e formalizzare il fervore popolare con cui molta gente allo scoccare del Capodanno del 1300 si era riunita a San Pietro sulla voce di un’indulgenza speciale. E infatti il Papa indisse il primo anno santo, ma lo fece solo il 22 febbraio con valore retroattivo. “La piena e intera perdonanza” era concessa a chi – pentito e confessato – avesse visitato per 30 giorni se romano o 15 se pellegrino le basiliche di San Pietro e San Paolo. Lo stesso si sarebbe ripetuto ogni centesimo anno. Restavano esclusi i nemici del Papa, come i Colonna e Federico di Sicilia. Questo primo Giubileo è ricordato anche nella Divina Commedia, che non a caso Dante ambienta proprio nella Pasqua di quest’anno.
1350
Nel 1343 il Papa Clemente VI, ormai traferitosi ad Avignone, recuperò la tradizione biblica di indire il Giubileo ogni 50 anni. Alle basiliche da visitare venne aggiunta la cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano. Clemente durante il Giubileo non si recò mai a Roma, però ottenne da Francia e Inghilterra una tregua nella Guerra dei cent’anni per facilitare il viaggio dei pellegrini.
1390
Urbano VI, Papa italiano dopo diversi decenni di “cattività avignonese”, indisse un Giubileo per il 1390, ma morì prima e così l’Anno santo fu presieduto da Bonifacio IX. In quell’occasione si stabilì che per conseguire l’indulgenza era necessario recarsi in visita alle quattro grandi Basiliche di Roma, aggiungendo anche Santa Maria Maggiore. Essendo in corso lo Scisma d’Occidente, l’antipapa avignonese Clemente VII vietò ai “suoi” fedeli di partecipare al Giubileo.
1400
Bonifacio IX fu il primo pontefice a celebrare due Giubilei. Infatti decise di mantenere anche quello del 1400, sia come anno centenario sia attenendosi alle disposizioni di Clemente VI che avevano decretato che il Giubileo si celebrasse ogni 50 anni. Non essendo però mai stata trovata la bolla di indizione di questo Giubileo, alcuni pensano che non sia stato mai formalmente proclamato. Probabilmente come nel 1300 il Papa si decise a confermare il perdono straordinario a fronte della pressione dei fedeli. In una lettera di quest’anno c’è il primo riferimento alla Porta Santa (quella di San Giovanni) e a cerimonie connesse. Fu comunque un anno difficile, nel quale alcune testimonianze affermano che sia cominciata la pratica di vendere le indulgenze per denaro.
1423
Martino V indisse l’Anno Santo per il 1423 rifacendosi approssimativamente ai 33 anni dal precedente Giubileo del 1390. Sembra che in questa occasione fu introdotta la coniazione di una speciale medaglia commemorativa, e fu formalizzata l’apertura della Porta Santa a San Giovanni in Laterano. In realtà ci sono cronache e resoconti di pellegrini su quest’Anno Santo, ma nessun documento ufficiale.
1450
Sotto il pontificato di Nicolò V venne indetto il Giubileo del 1450, nel quale si stabilì con apposite bolle per ciascun Paese che chi non potesse compiere il pellegrinaggio a Roma poteva lucrare l’indulgenza versando un’offerta. Un grave incidente investì i pellegrini sul Ponte Sant’Angelo: dei cavalli imbizzarriti causarono la morte di più di duecento persone. 
1475
Indetto da Papa Paolo II – che nel 1470 aveva deciso che i giubilei si tenessero ogni 25 anni e che cominciassero il giorno di Natale –  fu però celebrato da Papa Sisto IV, che avviò una stagione di grandi lavori a Roma. Fu l’occasione per la quale venne realizzata la Cappella Sistina. Sembra che sia stato il primo Giubileo ad essere chiamato Anno Santo.
1500
Alessandro VI Borgia decise che le Porte Sante delle quattro basiliche venissero aperte contemporaneamente, e fece preparare un cerimoniale apposito per l’evento: il Papa colpì con un martello d’oro il muro della Porta Santa di San Pietro che poi varcò in ginocchio prima di guidare una processione penitenziale. A causa di inondazioni che colpirono Roma, questo anno santo fu “prorogato” fino all’Epifania del 1501.
1525
Fu il Giubileo che si scontrò con il sorgere della Riforma protestante, che tra le scintille che l’avevano originata aveva le polemiche sulla concessione delle indulgenze in cambio di denaro.
1550
Il decimo Giubileo fu indetto da Paolo III, che però morì nel 1549, così che a presiederlo fu Giulio III. Tra i tanti pellegrini illustri, il Papa concesse all’ormai anziano Michelangelo di compiere a cavallo il giro delle chiese giubilari, per di più ottenendo un perdono “doppio” che l’artista apprezzò molto.
1575
Il martello con cui Gregorio XIII aprì la Porta Santa si spezzò e lo ferì. Per questo Giubileo il Papa vietò di aumentare gli affitti e di dare sfratti, stabilì un prezzo fisso per cibo e alloggi, allontanò da Roma le prostitute, proibì il carnevale. Al pellegrinaggio alle Basiliche Gregorio aggiunse formalmente la visita alle tombe degli apostoli. L’anno seguente il Pontefice concesse a S. Carlo Borromeo di proseguire il Giubileo nella diocesi di Milano.
1600
Il Giubileo cominciò con una settimana di ritardo: a causa di un attacco di gotta del Papa, l’apertura della Porta Santa fu posticipata al 31 dicembre 1599. Clemente VIII durante l’Anno Santo confessò e comunicò egli stesso molti pellegrini, e a volte lavava loro i piedi. Inoltre ogni giorno il Papa ospitava a mensa dodici poveri, servendoli personalmente. Furono comminate pene severe a chi maggiorava i prezzi degli alloggi. Anche la chiusura della Porta Santa fu posticipata al 13 gennaio 1601, sempre a causa della malattia del Papa.
1625
Poiché nel napoletano era scoppiato il colera, Urbano VIII sostituì la basilica di S. Paolo con la chiesa di S. Maria in Trastevere. Durante l’anno vietò ai sacerdoti di fiutare tabacco in chiesa. Inoltre estese l’indulgenza anche a religiosi di clausura, infermi e prigionieri che non potevano recarsi a Roma.
1650
A causa della grande affluenza di pellegrini Innocenzo X decise di ridurre il numero delle visite alle basiliche e di concedere l’indulgenza anche in circostanze diverse dalle usuali, ad esempio a chi avesse partecipato a determinate cerimonie.
1675
Quando indisse il Giubileo del 1675, Clemente X ne aveva già proclamati altri due straordinari. Egli ribadì il divieto di aumentare i prezzi degli alloggi e vietò gli sfratti. Inoltre sospese le lotte dei tori nel Colosseo.
1700
Questo Giubileo coincise anche con un conclave. Per la prima volta l’Anno Santo fu aperto da un Papa (Innocenzo XII, il quale essendo malato non poté aprire di persona la Porta Santa) e chiuso da un altro (Clemente XI) in quanto il pontefice morì nel corso dell’anno giubilare. A causa di un’inondazione ancora una volta S.Maria in Trastevere sostituì S.Paolo.
1725
Nell’occasione giubilare, Papa Benedetto XIII rinnovò il divieto del gioco del lotto, ma ritirò la scomunica contro quelli che assumevano tabacco nel coro, nella sacrestia, nel portico e nell’oratorio della basilica vaticana. In omaggio all’Anno Santo vennero riscattati numerosi schiavi di diverse Nazioni.
Nella Basilica Lateranense si tenne il solenne concilio del 15 aprile 1725.
1750
In occasione del Giubileo indetto da Benedetto XIV vennero restaurate tutte le chiese di Roma e per la prima volta la cupola di Michelangelo e il colonnato di Bernini furono illuminati da migliaia di fiaccole. Venne inoltre eretta al Colosseo la Via Crucis ancora oggi utilizzata dal Papa il Venerdì Santo.
1775
Promulgato da Clemente XIV il Giubileo fu però inaugurato dal successore Pio VI, eletto al pontificato dopo quattro mesi di sede vacante. In quest’anno a Roma fu inaugurata l’illuminazione pubblica con lampioni.
1825
Il Giubileo del 1800 non venne celebrato in quanto Roma era occupata dalle truppe francesi. Indetto da Leone XII, ancora una volta – in questo caso a causa di un devastante incendio avvenuto nel 1823 – la basilica di San Paolo fu sostituita dalla basilica di Santa Maria in Trastevere.
1875
Anche nel 1850 non ci fu il Giubileo, che invece venne regolarmente indetto da Pio IX nel 1875, nonostante Roma fosse appena stata annessa dai Savoia (Presa di Porta Pia, 1870). Non ci furono però cerimonie di apertura e chiusura della Porta Santa perché il Papa – che non lasciava il Vaticano – decise di celebrare solo privatamente questo Giubileo per sottolineare le distanze tra la Santa Sede e il Regno d’Italia. D’altro canto concesse che le indulgenze plenarie potessero essere ottenute in tutto il mondo visitando certe chiese.
1900
Nel 1900 si ritornò alla collaborazione fra Chiesa e Stato per l’organizzazione del Giubileo. Si videro per la prima volta pellegrinaggi di massa in treno.
1925
Pace e pacificazione furono gli obiettivi dell’Anno Santo indetto da Pio XI dopo la Grande Guerra. Con l’occasione il Papa riprese l’usanza della benedizione Urbi et Orbi dalla loggia vaticana, interrotta dopo la presa di Roma del 1870. Nelle cerimonie si cominciò a usare diffusamente l’elettricità. Per la prima volta alcuni pellegrini arrivarono in aereo.
1950
Questo Giubileo seguiva alla Seconda Guerra Mondiale e si collocava negli inizi della Guerra Fredda. Il governo De Gasperi riconobbe alla Carta del Pellegrino la valenza di passaporto. Pio XII stabili che per lucrare un’indulgenza era sufficiente una sola visita in ognuna delle 4 basiliche maggiori. In quest’occasione il Papa proclamò il dogma dell’Assunzione di Maria in cielo. Durante l’anno venne annunciato il ritrovamento della tomba di San Pietro.
1975
Paolo VI proclamò questo Anno Santo nonostante alcuni sostenessero che tale manifestazione potesse apparire in contrasto con lo spirito del Concilio Vaticano II. Ai vari eventi furono invitati i rappresentanti di altre confessioni e religioni. Per la prima volta le celebrazioni furono trasmesse in mondovisione.
2000
Papa Giovanni Paolo II definì questo Anno Santo come il Grande Giubileo, diverso da ogni altro perché celebrava i 2000 anni dalla nascita di Cristo e perché l’umanità di lasciava alle spalle non soltanto un secolo, ma un millennio. Il Papa aprì la Porta Santa spingendola con le mani, abolendo l’uso del martelletto. Inoltre estese l’indulgenza anche a chi seguisse le cerimonie tramite radio o televisione. Il Papa, nella Giornata del Perdono, chiese scusa a nome della Chiesa per le colpe storiche commesse dai cristiani in rapporto a crociate, inquisizione, colonizzazione e altri episodi di violenza, divisioni, persecuzioni.
I Giubilei non celebrati
1800 non si tenne a causa dell’occupazione di Roma da parte delle truppe napoleoniche e della prigionia e morte di Papa Pio VI in Francia, e delle difficoltà del successore Pio VII. Per questo motivo il 24 maggio 1800 il Papa concesse due settimane per lucrare l’indulgenza plenaria a chi compiva particolari azioni di pietà.
1850 non fu proclamato in seguito agli eventi della Repubblica Romana del 1849 e alla fuga di Pio IX a Gaeta
I Giubilei straordinari
L’Anno Santo della Misericordia è un Giubileo Straordinario, cioè fuori dalla cadenza prefissata. Di Giubilei di questo tipo ce ne sono state diverse decine nella storia, e si sommano a quelli ordinari senza modificarne la successione. Nel 1585 Sisto V proclamò un Giubileo straordinario per inaugurare il proprio pontificato, tradizione ripresa da diversi successori. Nel XVII secolo ne furono indetti moltissimi. Tra gli ultimi si ricordano quello celebrato da Pio XI nel 1933 per i 1900 anni dalla morte e risurrezione di Cristo (lo stesso Papa ne aveva indetto un altro anche nel 1929), e quello di Giovanni Paolo II nel 1983 per i 1950 anni della stessa ricorrenza. Nel 1966 Paolo VI indisse un Giubileo Straordinario di cinque mesi per la conclusione del Concilio Vaticano II.
L’Anno santo della misericordia
L’Anno Santo della Misericordia è un Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco la scorsa primavera. Per l’inaugurazione è stata scelta la data dell’8 dicembre, che coincide con il cinquantenario della chiusura del Concilio Vaticano II. Le quattro Porte Sante delle basiliche romane sono state aperte in giorni diversi. Per la prima volta è stata data la facoltà ad ogni diocesi di aprire una Porta della Misericordia. Il Giubileo si concluderà il 20 novembre 2016.
OSVALDO BALDACCI

5 Gennaio 2016
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