BANCHE
2:05 pm, 4 Gennaio 16 calendario

Nuove proteste per gli azionisti delle banche

Di: Redazione Metronews
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ANCONA Nuovo anno vecchi problemi e ancora manifestazioni.  Sul caso delle banche salvate tornano a protestare obbligazionisti ed azionisti. Dopo il presidio del 28 dicembre scorso  davanti alla sede di Banca Etruria ad Arezzo, lunedì 4 gennaio si è tenuta una protesta organizzata congiuntamente  dall’Associazione Vittime del Salva-Banche e dall’Associazione  Azionisti Privati Banche Marche, davanti alla sede principale di Banca Marche di Jesi. 
Intanto si preparano nuove iniziative del Codacons sul fronte dei risparmiatori danneggiati dal salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Carife. L’associazione sta ultimando l’annunciato ricorso collettivo al Tar del Lazio per annullare i decreti attuativi del bail-in e far dichiarare incostituzionale la legge salva-banche, ricorso che sarà depositato in questi giorni. Annuncia poi una “marcia dei risparmiatori” sulla Consob, per il mancato controllo sul fronte del risparmio. “L’arbitrato annunciato dal Governo non risolverà nulla,  anzi creerà discriminazioni e distorsioni a danno delle vittime del salvataggio dei 4 istituti di credito”, sostiene il Presidente Carlo Rienzi. Intanto i risparmiatori delle 4 banche che hanno visto azzerato il valore dei propri titoli, possono aderire al ricorso collettivo al Tar attraverso il sito www.codacons.it entro il prossimo 11 gennaio.
Da parte sua il Governo dice no a rimborsi anticipati e selettivi. L’unica strada percorribile per il risarcimento dei risparmiatori truffati nel crac di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara è l’arbitrato. La precisazione arriva da fonti del Mef, che definiscono infondata l’ipotesi di rimborsi selettivi ad alcuni investitori e solo di alcune banche: nessun rimborso è possibile prima dei decreti attuativi delle norme varate dal Governo per andare incontro alle esigenze dei risparmiatori truffati. Il Tesoro, assicurano le stesse fonti, è già al lavoro sui decreti ed  è già in contatto con gli altri soggetti istituzionali interessati per vararli nel più breve tempo possibile, entro il termine di 90 giorni dal 1 gennaio 2016. Ma prima del varo di questi decreti, si ribadisce, non può essere ipotizzato alcun intervento.
METRO

4 Gennaio 2016
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