Il comunicato sindacale e quello dell’editore

COMUNICATO SINDACALE L’assemblea dei giornalisti di Metro è costretta a stigmatizzare l’uscita dell’ennesimo “allegato” confezionato non dalla Redazione, ma da un  service esterno. A rendere ancora più intollerabile tale uscita, il fatto che a confezionare questo “Metro Diario” sia stato non il service di proprietà dell’Editore (al quale fino a oggi la Proprietà aveva esternalizzato il lavoro sottratto alla redazione), evidentemente oberato di lavoro, ma un service terzo. In pratica si è arrivati al subappalto redazionale. Una scelta intollerabile, considerato che ciò avviene mentre i giornalisti di Metro – da anni a un regime di solidarietà del 30% – sono costretti a rimanere in ferie forzate per oltre 25 giorni. Una scelta che evidenzia, una volta di più, la volontà dell’Editore di massimizzare i propri guadagni a danno del lavoro dei giornalisti regolarmente assunti. Anche questa ennesima provocazione sarà oggetto di discussione al Tavolo nazionale convocato per i primi giorni di gennaio 2016 al quale saranno presenti anche Fieg e Fnsi. Nell’attesa, i giornalisti di Metro vigileranno e denunceranno ogni attività promossa dalla Proprietà che metta a rischio la dignità e i posti di lavoro della redazione.
L’ASSEMBLEA DEI GIORNALISTI DI METRO
 
COMUNICATO DELL’EDITORE. L’editore di Metro è costretto a stigmatizzare l’ennesimo comunicato del Cdr di Metro, precisando ancora una volta che: 1) Nme si serve di agenzie e service esterni per realizzare le iniziative speciali monotematiche nel rispetto del contratto collettivo nazionale dei giornalisti; 2) Gli speciali vengono confezionati, così da diversi anni, anche durante stati di crisi aziendali; 3) in questo frangente economico  non ci sono certo “guadagni da massimizzare” e si precisa che le ferie arretrate devono essere necessariamente smaltite come per legge.
L’EDITORE DI METRO