Umberto Silvestri
6:08 pm, 14 Dicembre 15 calendario

Se l’indulgenza si potesse comprare

Di: Redazione Metronews
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OPINIONI. Se mai ce ne fosse stato bisogno, è arrivata anche la conferma di Wim Wenders, il “regista” cinematografico del Giubileo, che sembra abbia dichiarato: “m’ aspettavo pellegrini e c’erano solo fotografi”. Essì, perché l’apertura di questo grande evento religioso, dal punto di vista della partecipazione, se volessimo vederlo come una “prima”, è stato un flop. Molti, soprattutto sulla stampa italiana, mascherando un po’ i numeri , hanno parlato di effetto “paura” dovuto agli attacchi terroristici di Parigi e al rischio attentati; qualcun altro al fatto che l’annuncio era stato dato improvvisamente dal Papa, senza permettere un’adeguata programmazione. Tutto può essere come no, anche se io sono convinto che il motivo,  il responsabile, il colpevole  principale del sottotono partecipativo in piazza, sia proprio lui: Papa Bergoglio. Il Papa buono, umile, semplice, concreto, che parla (e pratica) di povertà, solidarietà e misericordia, pretendendo da  milioni di fedeli e di cristiani in tutto il mondo di fare altrettanto. Papa Francesco parla come Gesù e come Gesù è ammirato e adulato ma non è  amato e come lui verrà tradito e infine crocefisso, perché scomodo, controcorrente, “rivoluzionario”. Rinunciare alle delizie del mondo terreno per un’eventuale paradiso celeste, passando attraverso la cruna dell’ago della sofferenza e delle precarietà materiale, per noi, moderni fedeli occidentali, non è contemplato;  siamo ingrassati troppo e l’indulgenza, come nelle migliori tradizioni,  preferiamo comprarla, magari con la carta di credito, da casa, stravaccati sul divano. 
UMBERTO SILVESTRI, manager dello sport

14 Dicembre 2015
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