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8:34 pm, 13 Dicembre 15 calendario

Basta trucchi a sportelli con prodotti a rischio

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il caso dei clienti che hanno perso i loro risparmi va risolto alla radice, vietando la vendita di prodotti come le obbligazioni subordinate al pubblico allo sportello. La richiesta arriva da Bankitalia, che difende il suo lavoro, di vigilanza nei confronti dei quattro istituti di credito salvati dal governo, e assicura che Palazzo Koch ha fatto «tutto quello che poteva date le leggi vigenti». Il direttore generale, Salvatore Rossi in tivù  non solo difende l’istituto di via Nazionale, ma anche la Consob. A «sgombrare il campo da ogni equivoco» arriva anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che conferma la fiducia nelle due strutture. Sul crac delle quattro banche «ci sono responsabilità diffuse. Ci sono responsabilità da parte di chi ha gestito i rapporti con i clienti, senza informare correttamente sui rischi», spiega il ministro, che aggiunge: «Il provvedimento del governo ha salvato un milione di depositanti, 12 miliardi di euro di depositi, 200 mila imprese che hanno crediti e 6.000 lavoratori degli istituti bancari».
Renzi: strumentalizzano i morti
La posizione del governo, spiega il presidente del Consiglio Renzi, «è molto chiara: siamo stati noi a fare un decreto per ridurre il numero delle banche, siamo stati noi i primi ad aver voluto fare chiarezza, per questo diciamo sì alla commissione di inchiesta». Una proposta che viene ben accolta dal direttore di Bankitalia «perchè consente di chiarire e spiegare». «Chi pensa di strumentalizzare la morte delle persone mi fa schifo – ha sottolineato Renzi – chi parla di favoritismi da parte del governo insulta persone perbene. Quel decreto lo rifirmerei domani».
Si lavora al fondo di solidarietà
Intanto si sta lavorando al fondo di solidarietà, per risarcire in parte chi ha perso i risparmi. Secondo una stima diffusa dalle quattro banche coinvolte, sarebbero 1.010 i piccoli risparmiatori (con meno di 100 mila euro) con una concentrazione di bond subordinati superiore alla metà del proprio patrimonio (per un controvalore di 27 mln), mentre i clienti privati con obbligazioni subordinate sarebbero 12.500 (per un controvalore di 431 milioni). «Quello che stiamo facendo è definire i criteri per l’ammissibilità – spiega Padoan – criteri che sono di indirizzo verso individui e imprese individuali». Quanto accaduto ai quattro istituti di credito è grave ma fanno meno dell’1% dei depositi dell’intero sistema bancario italiano. Sistema che, sottolinea Renzi, «è solido. Quando era ancora possibile, la Germania ha messo 247 mld per salvare il sistema creditizio. Poi le regole sono cambiate, noi siamo arrivati tardi. Un intervento fatto prima, dai governi precedenti, avrebbe impedito le vicende di questi giorni».
Protesta fuori dalla Leopolda
La convention renziana della Leopolda a Firenze è stata cinta d’assedio da un gruppo di risparmiatori che hanno perso i propri soldi con le quattro banche salvate dal governo. Sono giunti sul posto con un piccolo corteo, con slogan e cartelli con la scritta: “In terra rossa vi siete scavati la fossa”. Sono stati tenuti a distanza dalla polizia. Nel pomeriggio, però, quattro delegati dei risparmiatori sono stati ricevuti dal ministro dell’Economia, Padoan. Intanto il Codacons ha annunciato che presenterà un esposto alle Corti dei Conti delle regioni sedi delle quattro banche salvate dal governo, e ai Comandi della Guardia di Finanza, chiedendo di aprire un’indagine sul crac che ha mandato in rovina 130 mila piccoli investitori.
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13 Dicembre 2015
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