I Verdena all’Hiroshima portano il rock nostrano

TORINO  Sono uno dei gruppi più atipici del rock nostrano. Antidivi, scostanti, lontani dai cliché della musica italiana. Anche perciò i Verdena si sono costruiti nel tempo uno zoccolo duro di fedelissimi appassionati, che si espande oltre i confini nazionali. 
La band orobica, venerdì in concerto all’Hiroshima (ore 21.30, euro 13), ha pubblicato nel corso degli anni album di culto come “Il suicidio del samurai” e “Requiem” sino all’ambizioso (e riuscito) doppio “Wow”, un gioiellino che ha messo d’accordo pubblico e critica. 
Dopo una lunga pausa il gruppo formato da Roberta Sammarelli (basso) e dai fratelli Alberto (voce, chitarra, tastiere) e Luca Ferrari (batteria) ha sfornato a inizio 2015 un nuovo lavoro, “Endkadenz Vol.1”, che conferma la loro vena creativa e irruente, viscerale e potente, seguito a fine agosto dal secondo capitolo “Endkadenz Vol.2”, ben accolto da pubblico e critica.
A seguire, domenica, Lello Analfino & Tinturia.
Per i patiti del blues, invece, appuntamento imperdibile venerdì al FolkClub (ore 21.30, euro 30), dove ritroveremo Eric Bibb, fra i migliori esponenti del blues acustico. Per l’occasione l’artista americano darà vita a un progetto speciale, accompagnato dall’armonicista italiano Fabrizio Poggi, in cui presenterà classici blues e un omaggio al leggendario Lead Belly.
Rock, sabato alle Officine Corsare, col power-trio Incomprensibile FC e il nuovo disco “Superfast Nonstop”, mentre sarà tutta da ballare la domenica all’Audiodrome di Moncalieri con The Martinez Brothers, due fratelli, dj e produttori, cresciuti nel Bronx newyorchese.
DIEGO PERUGINI