Destini incrociati tra le romane e le torinesi

CALCIO Ventura è quello che sta meglio di tutti: ha appena rinnovato il contratto con il Toro fino al 2018, arriva da tre vittorie in fila tra campionato e Coppa Italia e nessuno si è recentemente sognato di metterlo in discussione. Domani se la vedrà con la Roma di Garcia, uno che invece deve guardarsi le spalle, vista la sconfitta casalinga della settimana passata contro l’Atalanta che ha fatto seguito all’imbarazzante prova contro il Barcellona: un eventuale nuovo passo falso potrebbe anche costargli la panchina, ormai lo sanno anche i sassi e magari c’è pure chi lo spera. Il binario che corre tra Torino e Roma propone però già stasera Lazio-Juve. E anche qui chi sta meglio è il tecnico della città della Mole: Allegri è partito male in campionato – verissimo – ma si è rimesso a correre (quattro successi di fila) e ieri ha addirittura dovuto ribadire che «ho un contratto fino al 2017 e qui sto benissimo. Le voci che mi vorrebbero allo United non mi distolgono dall’obiettivo di lottare con la Juve per i massimi traguardi». Manderà in campo una Juve arrabbiata, con Alex Sandro a centrocampo al posto dello squalificato Pogba e in attacco la probabile conferma di Mandzukic e Dybala. Dovessero arrivare altri tre punti per i campioni d’Italia, pure Pioli – tecnico della Lazio (1 punto nelle ultime 5 partite) – rischierebbe: «Dobbiamo crederci – ha detto – ma chiedo anche maggiore attenzione da parte degli arbitri. Abbiamo subìto troppi torti». Sarà.
DOMENICO LATAGLIATA