Mengoni è cresciuto ora canta diritti e libertà

MUSICA Dopo “Parole in circolo” ecco “Le cose che non ho”. Si completa così il progetto di Marco Mengoni, con un album dalle sonorità di pop moderno e con collaborazioni illustri, da Giuliano dei Negramaro alla popstar australiana Sia. Da venerdì l’instore tour (prime date Milano, Marcianise e Roma), mentre vanno già forte le prevendite per il tour del 2016. Domani sarà ospite di X Factor, il 13 dicembre da Fabio Fazio.
Soddisfatto, Marco?
Non del tutto. Ci ho messo tutto quel che potevo, ma il bello della musica è che ti fa crescere artisticamente e umanamente. Voglio sempre migliorare.
Cosa non ha ma che  vorrebbe avere?
In questa vita tutto corre molto velocemente, non riesco a godere il presente. E mi fa incavolare.
Il brano a cui tiene di più?
“Parole in circolo” è il manifesto dell’album. Parlo di libertà, mi schiero con chi lotta per i propri diritti. In questo senso mi affascinano figure come Martin Luther King e Gandhi.
Il suo album esce in un momento storico delicato…
Sì. E sono contento di aver alzato gli occhi, essere cresciuto e poter lanciare dei messaggi su temi che mi sono a cuore. Come umanità, sensibilità, emozioni. Scrivo d’amore, non saprei fare altro. Perché i sentimenti guidano la nostra vita, nei momenti belli come in quelli brutti.
C’è un “collega” di oggi che le piace particolarmente?
Sono “invidioso” di Stromae, un fuoriclasse. Dopo averlo visto in concerto mi sono sentito una formica. Grandissimi anche Benjamine Clementine e Selah Sue. DIEGO PERUGINI