Allarme amianto
1:15 am, 1 Dicembre 15 calendario

Amianto, le bonifiche sono un miraggio

Di: Redazione Metronews
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Roma. Ci sono 44 mila siti con amianto sparsi in tutta Italia. È un dato parziale, una stima, ma che fa rendere conto dell’allarme rosso, soprattutto se la frase è completata da un «la mappatura è parziale». E soprattutto se a dirlo è il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. «Le regioni sono in ritardo», ha detto il ministro. Insomma, il piano nazionale amianto messo nero su bianco a Venezia nel 2012 dall’allora governo Monti, è carta straccia. Pura teoria.
La giungla delle leggi
A fare il punto della situazione è stata ieri la Commissione sugli infortuni sul lavoro che ha radunato al Senato gli attori principali sul tema e ha presentato un nuovo “piano nazionale amianto”. La proposta di un testo unificato, insomma, da realizzare entro giugno. «Ci sono fino a 400 norme tra regionali e statali che si occupano di amianto, un’autostrada normativa che rende impossibile il pianificare e bonificare»: parola di Camilla Fabbri, senatrice Pd e presidente della Commissione sugli infortuni sul lavoro, che ieri ha organizzato la Conferenza nazionale amianto. 
Niente nuovi fondi da annunciare, insomma, nè concretezza, ma la promessa è che entro metà 2016 almeno la normativa sia messa a posto. «Anche perchè – continua la Fabbri – il picco delle malattie arriverà entro il 2020 e l’emergenza è ancora lontana dall’essere risolta». 
Numeri da emergenza 
Il ministro della Giustizia, dell’Ambiente, il presidente del Senato e lo stesso Renzi, che ieri ha inviato un messaggio all’Assemblea, sono concordi su un punto: la vera emergenza è la bonifica. Secondo il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ci sono 32 milioni di tonnellate di fibre di amianto sparse per il Paese, di questo passo per pulire l’Italia occorrerebbero 85 anni. Troppi, anche se le bonifiche partissero questa mattina. E così non è. Decisivo, dal punto di vista della bonifica, potrebbe essere l’approvazione del Collegato ambientale che prevede, tra l’altro, un credito d’imposta per chi bonifica l’amianto e un fondo per la rimozione dagli edifici pubblici. Più che necessario anche perchè, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale amianto, ci sono 2400 scuole con amianto sparse in tutta Italia. 
Soluzioni per lo smaltimento
Una volta rimosso l’amianto, dove può essere smaltito? È un lungo viaggio quello del rifiuto contenente amianto, se viene rimosso ad esempio al Sud, dove non esistono discariche specializzate. I camion compiono percorrono le autostrade verso il nord o verso le pochissime e sottodimensionate discariche specializzate. Una soluzione potrebbe essere l’istituzione di una “filiera corta”, regionale. Anche per evitare lo smaltimento illegale. Un emendamento in tal senso è stato inserito nel Collegato ambientale in approvazione alla Camera dal M5S. Lo ha sottolineato ieri anche il ministro Orlando: «La bonifica è un’emergenza nazionale. Fortunatamente con la legge sugli ecoreati approvata quest’anno si riesce ad arginare il fenomeno dello smaltimento illecito. Le pene sono più severe e le prescrizioni più lunghe». Un’iniziativa annunciata dal ministro Orlando è ipotizzare un patrocinio legale gratuito per le vittime. Ed è un problema anche europeo: secondo le stime dell’Oms ogni anno in Europa ci sono tra le 20mila e le 30 mila persone che si ammalano per l’amianto.  
STEFANIA DIVERTITO

1 Dicembre 2015
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