CRISI
8:25 pm, 30 Novembre 15 calendario

Occupati solo gli over 55 mentre i giovani sono esclusi

Di: Redazione Metronews
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ROMA Sono 9 milioni e 315 mila le persone in difficoltà per la mancanza di lavoro o per la precarietà, il 66,3% in più rispetto al 2007, anno che ha preceduto la crisi. È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Di Vittorio della Cgil sugli effetti della crisi sul lavoro in Italia. Dai dati Istat del primo semestre 2015, durante il quale ha avuto piena attuazione l’esonero contributivo triennale, spicca l’invecchiamento della platea degli occupati per effetto del calo del tasso di occupazione fino a 34 anni e dell’aumento tra gli over 55.
Sotto i 34 anni dato in calo
Il tasso di occupazione (55,9%, circa 2,5 punti in meno rispetto al primo semestre 2007) guadagna mezzo punto su base annuale, ma come sintesi dell’ennesima riduzione nella fascia fino a 34 anni e di un incremento nelle fasce over 34 (inparticolare 55-64 anni). Prendendo a riferimento il 2007, il dato è macroscopico: il tasso di occupazione nella fascia 55-64 anni sale di quasi 15 punti, quello nella classe fino a 34 anni cala di oltre 12.
Disagio in calo rispetto al 2014
Più in generale nel primo semestre 2015 l’area del disagio (disoccupati, cassaintegrati e scoraggiati) e della sofferenza occupazionale (tempi determinati, collaboratori e part time involontari) supera i 9 milioni di persone (9 milioni e 315 mila), con un calo, rispetto al primo semestre 2014 (-1,2%), ma con un incremento rispetto al primo semestre del 2007 (+66,3%).
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30 Novembre 2015
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