Italian Nightclubbing 30 anni favolosi nei rock club
EVENTI. «L’idea di scrivere il libro è nata dalla necessità di colmare una lacuna nella storia del nostro costume pop. La storia dei luoghi della musica, della cultura e del divertimento degli anni ’60, ’70 e ’80, un trentennio favoloso della nostra storia, non era mai stata trattata in maniera organica e approfondita». Parola di Tizano Terli, musicista ed esperto di culture giovanile, autore insieme alla giornalista Alessandra Izzo di “Italian Nightclubbing”, avvincente viaggio nella storia dei rock-club italiani che i due autori presenteranno oggi alle 18 all’Hard Rock Cafè di via Veneto. Un ruolo di primo piano nel trentennio citato da Tarli lo ha avuto sicuramente Roma. «Roma – spiega Alessandra Izzo – fra la fine degli anni ’70 e per tutti gli anni ’80 è stata la città del divertimento allo stato puro. Uscendo potevi incontrare Bill Wyman, andare a ballare con Frank Zappa o con Dado Ruspoli, come facessero parte da sempre della tua vita. Nulla era omologato, i locali avevano una propria anima. Oggi mi sembra più un fatto di PR e social media». Piuttosto vivace è la situazione ancora oggi. «Roma – spiega Tarli – è capace di offrire una buona qualità di proposte. In locali come Init, Traffic, Fanfulla, Monk, Sinister Noise, Lanificio 159, Vicious e Goa si può ascoltare ottima musica dal rock all’elettronica».
STEFANO MILIONI
© RIPRODUZIONE RISERVATA