Il preside lascia ma la polemica diventa politica
MILANO Da una parte le dimissioni del preside dell’Istituto Garofani di Rozzano. Dall’altra il presidio del personale e di alcuni insegnanti che ieri mattina hanno esposto striscioni in favore della decisione del dirigente scolastico di bandire canti religiosi per non discriminare i bambini di altre religioni. «Non è stato cancellato niente – dicono – è stata aggiunta la data del 21 gennaio per la Festa d’Inverno».
Sul sito della scuola si legge che «l’unico diniego che ho opposto riguarda la richiesta di due mamme che avrebbero voluto entrare a scuola nell’intervallo mensa per insegnare canti religiosi ai bambini cristiani: cosa che continuo a considerare inopportuna».
Tutt’intorno la polemica politica. Che si apre, nei giorni scorsi, con le parole di Matteo Renzi («L’Italia intera, laici e cristiani, non rinuncerà mai al Natale con buona pace del preside di Rozzano») e arriva alle dichiarazioni dell’assessore regionale all’istruzione Valentina Aprea.
«Dopo la disponibilità del preside di Rozzano a rimettere il mandato della reggenza dell’istituto Garofali, ho concordato con la responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale che non parteciperò all’incontro con il preside Marco Parma in programma domani (oggi, ndr) da me richiesto, perché ora attendiamo solo i provvedimenti di natura amministrativa che verranno presi dall’ufficio regionale del ministero. È fondamentale ripristinare il concerto dei ragazzi con i canti di Natale a cui voglio partecipare e a cui ho invitato il premier Renzi e il presidente Maroni».
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